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Switch off del rame per legge,  AIIP: “No alla nuova tassa in bolletta per servizi Internet su rete rame”

L’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) esprime forte preoccupazione per l’emendamento 76.07 al Disegno di Legge di Bilancio 2025, che introduce misure per accelerare il passaggio dalle reti in rame alle tecnologie di banda ultra larga. Sebbene si condivida l’obiettivo di una transizione tecnologica, AIIP denuncia l’irragionevolezza e gli effetti distorsivi di questo intervento, che rischia di compromettere il mercato e la crescita del settore.

No spegnimento a tappe forzate

L’emendamento in oggetto prevede in primo luogo lo switch-off a tappe forzate della rete in rame entro termini predeterminati, con l’imposta cessazione dei relativi servizi. Una norma di tale portata, sottolinea AIIP, è stata proposta:

AIIP chiede il ritiro immediato dell’emendamento 76.07 ed invita il Parlamento a trattare temi così complessi con provvedimenti dedicati, sulla base di un attento bilanciamento di interessi da parte delle Commissioni competenti sulle TLC, evitando disposizioni destabilizzanti surrettiziamente inserite in atti normativi di diversa o ben più ampia portata. L’Associazione ribadisce la propria disponibilità al dialogo con le istituzioni per definire soluzioni equilibrate, che accelerino l’innovazione senza penalizzare il mercato.

“L’Italia ha bisogno di una transizione tecnologica sostenibile e razionale. interventi affrettati, non ponderati e dirigistici rischiano di generare più danni che benefici, minando la fiducia degli operatori e rallentando gli investimenti in infrastrutture di qualità. Altre misure, in primis i Voucher connettività, hanno già dato prova di essere uno strumento efficiente, pluralistico e alla portata di tutti gli operatori, anche quelli medi e piccoli, per spingere il ridisegno delle reti e la conversione dal rame alla fibra“, dichiara il Presidente di AIIP Giovanni Zorzoni.

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