La transizione dalle reti in rame alla fibra ottica è uno degli obiettivi principali dell’Europa nel quadroi della transizione digitale. Tuttavia, l’Italia procede lentamente in questo percorso, accumulando ritardi significativi rispetto ad altri Paesi dell’Unione Europea, come evidenziato dai dati del FTTH Council Europe.
Case passate (Homes Passed) non sono connesse
Case passate (“Homes passed”) è una fase critica in qualsiasi distribuzione FTTH. Si riferisce al numero potenziale di locali all’interno di un’area di servizio che possono essere collegati a una rete FTTH. Questi locali sono in genere nelle immediate vicinanze dell’infrastruttura in fibra, come piedistalli in fibra, tombini, camere o pali della luce.
Nessun obbligo di switch off da parte della Commissione Ue
D’altra parte, la Commissione Ue non ha imposto alcun obbligo perentorio, per quanto incoraggi costantemente i diversi Stati membri a spingere per l’esecuzione dei lavori. Il take up basso nelle aree bianche del nostro paese dipende in larga misura dal fatto che le case non sono ancora connesse. Quindi, la priorità è scavare e su questo il pressing della Commissione è alto.
Gli obiettivi europei: il 2030 come traguardo
L’Unione Europea ha fissato obiettivi chiari per migliorare le infrastrutture digitali. Entro il 2030, tutti i cittadini dovrebbero avere accesso a connessioni gigabit, e l’80% delle reti in rame dovrebbe essere dismesso entro il 2028, con l’obiettivo di un completo switch-off entro il 2030. Questi target mirano a garantire una connettività più veloce, affidabile ed efficiente dal punto di vista energetico.
Lentezze italiane: completamento previsto per il 2036
Nonostante l’urgenza, l’Italia si trova in forte ritardo. Secondo stime del FTTH Council Europe, basate sull’andamento attuale, il completamento della transizione non avverrà prima del 2036. Questo dato riflette una serie di criticità, tra cui la complessità del territorio, la frammentazione delle infrastrutture e l’insufficienza degli investimenti nel settore.
Il divario tra rame e fibra ottica
Le reti in rame, sebbene siano state per decenni la base delle telecomunicazioni, non sono più adeguate. La fibra ottica offre una qualità superiore in termini di velocità, stabilità e sostenibilità ambientale.
Un aspetto cruciale è il consumo energetico: le reti in rame consumano circa 10 Wh per utente, contro i 2 Wh delle connessioni in fibra. Questo si traduce in un potenziale risparmio energetico di circa 560 GWh all’anno, equivalente a un risparmio economico stimato in 132 milioni di euro. Nonostante questi vantaggi, il 15,8% delle connessioni italiane utilizza ancora il rame.
Le cause del ritardo
Il ritardo italiano è attribuibile a diversi fattori:
- Territorio complesso: La conformazione geografica italiana rende difficile e costosa l’installazione della fibra in alcune aree, in particolare quelle rurali.
- Investimenti insufficienti: I fondi dedicati alla modernizzazione delle reti non sono adeguati per accelerare il processo.
- Mancanza di coordinamento: Il dialogo tra operatori privati, autorità pubbliche e cittadini è spesso frammentato, rallentando le decisioni strategiche.
Come recuperare il ritardo
Per colmare il gap con l’Europa, l’Italia deve adottare una strategia più incisiva. Alcuni passi fondamentali includono:
- Aumentare gli investimenti: Le risorse devono essere incrementate per accelerare la posa della fibra.
- Promuovere politiche pubbliche mirate: Incentivi fiscali e normative chiare possono spingere gli operatori a completare la transizione.
- Sensibilizzare i cittadini: Una maggiore consapevolezza dei benefici della fibra può incentivare la domanda e favorire il passaggio.
Conclusione
La modernizzazione delle infrastrutture digitali è una necessità non più rimandabile. Accelerare il passaggio alla fibra ottica è fondamentale per garantire competitività economica, sostenibilità ambientale e un migliore servizio per i cittadini. L’Italia deve impegnarsi con maggiore decisione per raggiungere gli obiettivi europei e ridurre il divario che la separa dagli altri Paesi.
Tabella riassuntiva
Aspetto | Situazione in Italia | Obiettivi UE |
---|---|---|
Percentuale di rete in rame | 15,8% | 0% entro il 2030 |
Switch-off completo | Previsto entro il 2036 | 2030 |
Consumo energetico | Rame: 10 Wh/utente, Fibra: 2 Wh/utente | Riduzione del consumo energetico |
Fattori di ritardo | Complessità territoriale, investimenti insufficienti, mancanza di coordinamento | – |
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