Sul BUR del 23 settembre 2019 è stato pubblicato il bando inerente gli aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per attività extra-agricole nelle zone rurali. L’obiettivo è di contrastare lo spopolamento dei piccoli centri e garantire occupazione e presidio del territorio le finalità.
Soggetti beneficiari
Beneficiano dei contributi i titolari di ditta individuale, di micro impresa o di piccola impresa, che avviano attività extra-agricole, nei Comuni delle aree rurali con meno di 2.000 abitanti. Tali imprese devono essere classificate come start up.
Tipologia di interventi ammissibili
Nello specifico, i contributi riguardano i settori di seguito elencati:
- servizi innovativi relativi alla persona;
- servizi innovativi nel campo della comunicazione e marketing;
- artigianato;
- trasporti;
- commercio di prodotti non agricoli;
- ristorazione;
- turismo rurale;
- costruzione, ricostruzione o creazione di laboratori, locali e strutture per varie attività come la riparazione di macchinari ecc…
- trasformazione e commercializzazione di beni i cui prodotti finali (qualsiasi tipo di output) sono prodotti non-agricoli, ;
- fornitura di servizi a tutti i settori economici, inclusa l’agricoltura e la silvicoltura, o alla popolazione rurale;
- attività ITC, attività elettroniche computer-based e di e-commerce
Entità e forma dell’agevolazione
Il sostegno, pari ad € 40.000,00, è concesso a fondo perduto, quale aiuto allo start-up ed è subordinato alla corretta ed integrale attuazione del Piano Aziendale. Si precisa che i PA dovranno includere interventi per un importo complessivo non inferiore all’entità del sostegno di € 40.000,0) IVA esclusa.
Scadenza
Le proposte di progetto, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate entro, e non oltre, il 7 novembre 2019.