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Supremazia quantistica, computer cinese “un milione di volte più veloce” di Sycamore di Google

Il risultato è ancora in fase di valutazione, ma secondo quanto pubblicato dai quotidiani Anhui Daily, South China Morning Post e altre testate di informazione nazionale, il fisico cinese Pan Jianwei sarebbe riuscito a far lavorare un computer quantistico come nessun altro avrebbe fatto mai fino ad ora.

La macchina, situata nella Westlake University (Institute for Advanced Study) di Hangzhou, avrebbe raggiunto una velocità di calcolo fino a un milione di volte più veloce del miglior computer quantistico occidentale, che al momento sembrerebbe essere il Sycamore di Google.

Ricordiamo che l’anno scorso il Sycamore, che può contare su un processore da 54 qubit, è stato in grado di elaborare calcoli complessi in circa 200 secondi. Gli stessi calcoli che il più veloce supercomputer sulla Terra avrebbe completato in 10 mia anni.

Siccome il supercomputer più potente al mondo è dell’IBM, ne è nata subito una diatriba comunicativa. IBM ha infatti ridimensionato i tempi e, con i giusti accorgimenti, al suo supercomputer sarebbero bastati due giorni e mezzo per eseguire gli stessi calcoli di Sycamore (non 10 mila anni).

Nel corso del Consumer Electronic Show di Las Vegas di quest’anno, IBM ha anche affermato di aver raddoppiato (da 16 a 32) il “quantum volume”, cioè l’indicatore che meglio rappresenta le performance di un computer quantistico.

Ulteriore novità, dal gigante di Armonk, è la notizia dell’installazione dei primi due computer quantistici commerciali “IBM Q System One” al di fuori degli Stati Uniti: uno in collaborazione con la Fraunhofer-Gesellschaft, in Germania; l’altro con l’Università di Tokyo.

Dopo la diffusione della notizia, il dott. Pan e il suo team si sono subito rivolti ai media, commentando la notizia e precisando che al momento non si è sicuri al 100% dei risultati ottenuti.

Ci vorranno ancora altri test prima di avere dei risultati attendibili.

Il computer quantistico di Pan simula il modo in cui la luce rimbalza attraverso una camera piena di cristalli. Quando una particella di luce colpisce un cristallo, rimbalza a sinistra o a destra e colpisce un altro cristallo e poi un altro.

All’aumentare del numero di particelle di luce, la situazione diventa estremamente complicata. Tranne che per un computer quantistico.

È da un po’ che si parla sempre con maggiore insistenza di supremazia nel quantum computing e a giocare questa partita saranno le grandi aziende tecnologiche di Cina, Stati Uniti ed Europa.

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