Nel corso dell’evento internazionale Supercomputing 2016, in corso fino al 18 novembre a Salt Lake City, negli Stati Uniti, è stata presentata la lista Top 500 dei supercomputer più potenti al mondo.
Il numero 1 è Sunway TaihuLight che si trova al National Supercomputing Center di Wuxi in China. Ecco le sue notevoli caratteristiche:
- Numero di core: 10,649.600
- Rmax(TFlops/s): 93,014.6
- Rpeak (TFlops/s): 135,435.9
- Memoria: 1.310.720 GB
Al secondo posto c’è Tianhe-2, anche lui è in Cina e per tre anni ha dominato la classifica. Chiude il podio lo statunitense Titan gestito dal laboratorio nazionale di Oak Ridge, nel Tennessee.
Al dodicesimo l’italiano “Marconi”
È made in Italy il supercomputer che occupa la 12esima posizione della classifica mondiale: si chiama Marconi ed è stato realizzato dal CINECA di Bologna, il Consorzio interuniversitario senza scopo di lucro al servizio del sistema accademico nazionale.
Ecco i “connotati”:
- Numero di core: 241,920
- Rmax(tFlops/s): 6,765.2
- Rpeak (tFlops/s): 8,128.5
- Memoria: 430,080 GB
“Con il nuovo aggiornamento, il sistema Marconi del CINECA si posiziona al dodicesimo posto del ranking mondiale, e al primo posto nell’Unione Europea per quanto riguarda i sistemi di calcolo dedicati alla ricerca scientifica“, così ha commentato il Consorzio interuniversitario italiano.
Nei primi 30 al mondo è presente anche un altro italiano: è Exploration & Production di Eni S.p.A, che è posizionato al 29esismo posto. Invece altri due supercomputer di CINECA rientrano tra i primi 60 al mondo, rispettivamente al 56esimo e 57esimo posto.
Facendo un bilancio emerge, quindi, che i computer più potenti nel mondo sono presenti in Cina (i primi 2 in classifica) e nei primi 30 ben 15 sono negli Stati Uniti, e 2 in Italia.