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Su Amazon ed eBay bloccate 36 vendite di mascherine e gel con prezzi aumentati fino al 1000%

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Le indagini su Internet del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza sono state effettuate attraverso consolidate metodologie di Open Source Intelligence (OSINT), tecnica che consente di reperire, aggregare e strutturare le informazioni liberamente accessibili sul Web, con l’obiettivo di porre in evidenza fenomeni speculativi.

L’attività a tutela dei cittadini in questo periodo emergenziale è stata realizzara per frenare fenomeni speculativi su beni di prima necessità“, così ci ha commentato il Colonnello Giovanni Reccia, Comandante del Nucleo Speciale Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza l’operazione che ha portato a bloccare su Amazon ed eBay 36 vendite di mascherine e gel disinfettanti con prezzi rincarati tra il 150% fino al 1000% ed oltre.

Indagini con metodologie di Open Source Intelligence

Le indagini su Internet sono state effettuate attraverso consolidate metodologie di Open Source Intelligence (OSINT), tecnica che consente di reperire, aggregare e strutturare le informazioni liberamente accessibili sul Web, con l’obiettivo di porre in evidenza fenomeni speculativi.

Sono state ricercate offerte di vendita aventi specifico riferimento al coronavirus, rivolte ad utenti nel territorio nazionale, mediante la presenza di pagine scritte in lingua italiana e l’indicazione di spedizioni dirette anche verso l’Italia.

I prezzi oscillavano tra il 150% fino al 1000% ed oltre

La comparazione del prezzo di vendita applicato a gennaio – febbraio prima dell’esplosione della emergenza in Italia e quello attualmente praticato, effettuata utilizzando applicativi software di tracciamento dei prezzi (price tracer), ha consentito di far emergere situazioni di notevole anomalia, con aumenti di prezzo che oscillavano tra il 150% fino al 1000% ed oltre.

Ad esempio, in un singolo caso, le mascherine di tipo chirurgico, le più semplici e con limitata azione protettiva da eventuali contagi, hanno normalmente un costo di pochi centesimi ma erano vendute in confezioni da 50 pezzi al costo di circa 80 euro, con un rincaro che raggiungeva la cifra massima del 4000%.

Anche le soluzioni gel igienizzanti, approfittando della necessità di assicurare una frequente disinfezione delle mani anche in mancanza di acqua, venivano vendute con rincari non giustificati tra il 300% e il 600%. Le indagini hanno determinato il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 16 vendors italiani, 28 stranieri e 4 in via di identificazione cui è stata contestata la violazione dell’art. 501 bis del Codice Penale che punisce manovre speculative su prodotti di prima necessità, con sanzioni da sei mesi a tre anni di reclusione e con la multa da € 516,00 a € 25.822,00. Come detto, gli annunci sequestrati erano pubblicati da connazionali residenti in Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia, ma anche da venditori europei ed extraeuropei.

La provenienza estera è stata individuata nella Germania, Regno Unito, Francia e Cina. Le azioni di contrasto a manovre speculative perpetrate sul web proseguiranno anche nei prossimi giorni.

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