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Studio Accenture: ICT e sviluppo sostenibile, per le imprese ricavi a 2,1 trilioni di dollari nel 2030

Il comparto dell’Information and Communication Technology (ICT) può giocare un ruolo di primo piano nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG o Sustainable Development Goals 2015-2030), definiti lo scorso anno dalle Nazioni unite.

Mobilità intelligente, low carbon economy, ehealth, qualità della vita, vivibilità delle nostre città, sono solo alcuni dei temi affrontati nello studio realizzato da Global e-Sustainability Initiative (GeSI) di Accenture, “#SystemTransformation: How digital solutions will drive progress towards the sustainable development goals, in collaborazione con Accenture Strategy, che mira ad evidenziare gli impatti positivi delle smart technologies sul nostro ecosistema economico, in termini di sostenibilità, ottimizzazione delle risorse ed efficienza.

Attraverso la sanità digitale e la telemedicina, 1,6 miliardi di persone potrebbero accedere più facilmente a cure, controlli e diagnosi, secondo lo studio, così come le automobili connesse in rete ‘always-on’ potrebbero salvare la vita di più di 720 mila persone l’anno, evitando anche il ferimento di ben 30 milioni di persone a seguito di incidenti.

Stesso discorso per l’Internet of Things e l’automazione, che apporterebbero benefici all’industria calcolati in 1 trilione di dollari, soprattutto per la logistica e la manifattura, a cui seguirebbe il taglio del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2030 favorendo inoltre la promozione delle fonti energetiche rinnovabili.

Il Report di Accenture stima che entro il 2030 l’ICT, applicata alla sostenibilità ambientale e in chiave di Obiettivi Sdg, potrebbe generare ricavi annuali pari a 2,1 trilioni di dollari a livello mondiale.

Scomponendo le diverse voci, parliamo di 400 miliardi di dollari annui per i servizi digital communications, 580 miliardi di dollari dall’ecommerce, 537 miliardi di dollari dall’eWork, 200 miliardi di dollari per il settore smart buildings, 86 miliardi dai servizi eGov e 75 miliardi per l’elearning.

Un panorama della digital transformation che visto da qui appare ancora molto lontano, non solo nel tempo, ma soprattutto in termini di digital divide. Ancora oggi, ricordano i ricercatori Accenture, almeno 4 miliardi di persone sono completamente offline e in molti casi le infrastrutture presenti non sono in grado di supportare la rete di nuova generazione.

La connettività deve essere allargata, resa accessibile e potenziata, se si vogliono raggiungere benefici ed obiettivi sopra evidenziati, anche grazie all’introduzione di politiche regolatorie dedicate, misure economiche orientate al digitale, più formazione e competenze, nuove risorse per aumentare la competitività delle imprese e nuovi modelli di partnership pubblico-privato (PPP).

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