LA MANCANZA DI LAVORO

Stress e disoccupazione

a cura di Paola Vinciguerra |

Nonostante il fatto che dai dati ISTAT risulti un aumento dell’occupazione, gli italiani che non hanno un lavoro continuano ad essere comunque tantissimi. Questo stato d’insoddisfazione e instabilità incide fortemente sulla salute psico-fisica delle persone.

La precarietà lavorativa, infatti, costituisce una minaccia per l’integrità dell’immagine di sé. La professione che ciascuno di noi svolge è di fondamentale importanza per l’identità dell’individuo. La perdita di un reddito, può portare chiunque a sentirsi un “fallito” poiché costretto a dipendere dagli altri sotto ogni punto di vista. Questa situazione, vissuta come estremamente umiliante, è inevitabilmente fonte di grande stress e genera sentimenti d’inadeguatezza che possono spingere ad un progressivo isolamento sociale e dare anche luogo a depressione o ad ansia intensa. È, invece, di fondamentale importanza tenere in considerazione nuove possibilità e non sabotare la propria capacità di resilienza, cioè la possibilità di ogni essere umano di trovare soluzioni in momenti di difficoltà e di riorganizzare positivamente la propria vita.

Al fine di riuscire a contenere le conseguenze dello stress dovuto alla disoccupazione è necessario:

  1. Evitare rigorosamente giudizi autosvalutanti e scoraggianti, sostituendoli con “io ce la faccio”, “io sono capace”;
  2. Creare una lista delle cose da fare, programmare attivamente la propria giornata;
  3. Non lasciarsi abbattere dalle difficoltà presenti, ma concentrarsi sulle possibili occasioni future.
  4. Aprirsi a nuove idee in modo del tutto flessibile e non settoriale;
  5. Capire ciò che si desidera fare;
  6. Fare attività fisica per eliminare le tensioni accumulate;
  7. Evitare l’isolamento sociale;
  8. Prendersi un po’ di tempo per riposare, purché non diventi troppo.

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