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Stranger Things 3 mette “sottosopra” le regole del marketing

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Netflix si è sempre distinta per la qualità e la capillarità delle sue strategie di marketing, ecco i 3 elementi che rendono la strategia di promozione dell’ultima stagione di Stranger Things un capolavoro di marketing e pubblicità.

Digital Customer Experience (DCX) è una rubrica settimanale dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui. Per la versione inglese vai al blog.

La terza stagione di Stranger Things, uscita il 4 luglio, è stata un successo planetario. Netflix ha calcolato che nei primi tre giorni dalla pubblicazione più di 40 milioni di utenti l’hanno vista, segnando così un nuovo record per la piattaforma.
Ma da cosa deriva il suo successo?

Sicuramente i Duffer Brothers, i due registi originali, sono stati bravissimi a realizzare un contenuto coinvolgente, attuale e di qualità. I personaggi e le ambientazioni che hanno creato sono delineati in maniera brillante e hanno subito un’evoluzione incredibile  nell’arco delle tre stagioni. Tuttavia, buona parte della popolarità della serie è probabilmente dovuta alla magistrale opera di promozione svolta dalla casa madre.

La piattaforma di streaming americana si è sempre distinta per la qualità e la capillarità delle sue strategie di marketing, grazie alle quali in pochi anni ha raggiunto una diffusione planetaria -130 milioni di iscritti- ed è diventato uno dei brand più amati dal pubblico. 

Per la promozione di Stranger Things si è forse superata, mettendo in campo una strategia che ha implementato i suoi contenuti nativi con partnership e strategie di product placement che difficilmente si erano viste prima per numero e rilevanza.

Andiamo ora ad analizzare i 3 elementi che rendono la strategia di promozione dell’ultima stagione di Stranger Things un capolavoro di marketing e pubblicità.

Partnership
La stipulazione di partnership fra soggetti diversi per mercato merceologico e interessi si è molto diffusa negli ultimi anni, in parte perché economicamente vantaggiosa, in parte perché risulta piuttosto efficace nel raggiungere segmenti di pubblico anche molto diversi dal proprio target.

Difficilmente, però, si era vista una così grande partecipazione di brand del calibro di Coca-Cola, Burger King, Lego, H&M, Pull and Bear, Nike, IKEA. Gli oltre 75 bran hanno sviluppato prodotti originali, in limited edition e di assoluto valore come la “resurrezione” della New Coke, per supportare l’uscita di Stranger Things 3.

Product Placement
Anche se un portavoce di Netflix ha affermato in una nota che “None of the brands and products that appear in ‘Stranger Things 3’ were paid for or placed by third parties”, Concave Brand Tracking ha calcolato che i brand coinvolti nelle riprese hanno aumentato il valore del proprio brand di circa 15 milioni di dollari solo nei primi tre giorni di disponibilità sulla piattaforma.

Più di 100 brand e 45 prodotti fisici sono apparsi o sono stati citati durante le puntate della terza stagione di Stranger Things. Levi’s, Vans, The Gap, Pepsi, Cadillac, Chevrolet, Casio, 7-Eleven, Sharp, Adidas, Pentax, Reebok, Smirnoff  e molti altri, oltre a quelli già citati fra i partner, sono stati direttamente o indirettamente coinvolti, posizionandosi al fianco di una fenomeno di successo, grazie al quale possono aumentare il valore della propria immagine.

Gamification
In verità non esiste un termine specifico per descrivere quello che Netflix ha messo in piedi durante la terza stagione di Stranger Things. In poche parole, gli autori hanno inserito all’interno di alcuni episodi degli indizi – numeri telefonici da chiamare, ad esempio – che invitano gli spettatori a partecipare a una caccia al tesoro a base di codici e istruzioni.

Non si sa ancora quale o se ci sarà un premio alla fine del gioco, ma ai migliaia di partecipanti probabilmente non interessa; il loro obiettivo è unicamente di divertirsi e, magari, scoprire qualche particolarità inedita sulla serie.

Questo nuovo progetto presumibilmente continuerà per molto tempo e, unito al gioco in realtà aumentata di prossima uscita che aggiungerà nuove informazioni, servirà a tenere alto l’hype sulla serie e a preparare il pubblico per la quarta stagione.

In un settore, quello dello streaming video, sempre più competitivo e volubile, essere presenti 365 giorni l’anno con nuovi prodotti, per tenere sulle spine gli appassionati, è diventato essenziale. Sotto questo punto di vista, Netflix sta dimostrando di sapere come farlo.

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