Stéphane Richard a testa bassa contro gli OTT, in particolare Google, Apple, Facebook e Amazon. L’amministratore delegato di Orange non ha usato il fioretto ieri, all’incontro annuale dei pubblicitari francesi (Udecam), quando ha definito Android il “cavallo di Troia” di Google, aggiungendo poi che i Gafa (questo l’acronimo ad hoc per il quartetto Google, Apple, Facebook e Amazon) considerano l’Europa “terra di conquista – ha detto – siamo ancora un bacino di clienti con un potere d’acquisto molto elevato e per loro (i Gafa ndr), l’Europa è l’obiettivo numero uno, anche più dell’America, dove le cose sono più complicate”. Lo riporta Les Echos.
Nella sua invettiva, Richard ha aggiunto che “L’Europa è un terreno di conquista semplice” per le web company Usa “dove riescono ad entrare come nel burro”, anche a causa di Bruxelles. “Le autorità europee sono state sempre naif nei confronti alle grandi aziende americane, subendo una sorta di fascinazione” nei loro confronti, come dimostrerebbe l’attuale indagine in corso fra la Commissione e Google per abuso di posizione dominante.
Senza giri di parole, Richard ha detto che “il fatto che Google controlli il 90%-95% del mercato delle ricerche online nella maggior parte dei paesi è un rischio” accresciuto dalla presenza di Android, il suo sistema operativo, presente su miliardi di smartphone che per questo diventa “il cavallo di Troia” del motore a livello globale.
L’ultimo affondo riguarda la disparità di trattamento fiscale fra telco tradizionali e OTT. “Orange paga circa 4 miliardi di imposte, a fronte delle aziende americane che praticamente non ne pagano in Europa”. Questo è “un problema enorme” per gli operatori tradizionali, che tuttavia devono intrattenere rapporti con i giganti americani del web e “raddoppiare l’innovazione”.