Avviata a marzo, è tuttora in corso la sperimentazione del nuovo stato civile digitale, un’estensione dei servizi dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) che permette di digitalizzare completamente il processo di registrazione e la gestione degli atti relativi allo stato civile dei cittadini. Una volta a regime, il sistema digitale consentirà la gestione unica e centralizzata di tali documenti, inclusa la loro archiviazione.
Il nuovo processo e i vantaggi per i cittadini
Il processo vede ad oggi gli ufficiali dello stato civile redigere e registrare, nel sistema locale del Comune in cui operano, tutti gli atti relativi ad eventi fondamentali della vita quali cittadinanza, nascita, matrimonio, unione civile, morte. Con l’introduzione dello stato civile digitale, gli operatori potranno disporre di un sistema unico e centrale in cui non sarà più necessario effettuare trascrizioni degli atti tra diversi Comuni e molte annotazioni saranno generate automaticamente. Questo varrà anche per gli aggiornamenti anagrafici dovuti ai cambi di stato civile con un allineamento in tempo reale della situazione anagrafica con lo stato civile. In questo modo i cittadini potranno ottenere i propri certificati di stato civile sempre aggiornati e in tempi ridotti, semplicemente accedendo al portale ANPR.
La sperimentazione
Gli ufficiali di stato civile dei Comuni che stanno partecipando alla sperimentazione accedono al nuovo sistema digitale in due modi: tramite un’applicazione web utilizzabile da un browser, oppure attraverso i sistemi gestionali integrati dei Comuni di appartenenza, in cooperazione applicativa con il sistema centrale. Attualmente l’applicazione web viene sperimentata presso i Comuni di: Bologna, Imola, Medicina Rosignano Marittimo, San Lazzaro di Savena e Sestu. La cooperazione applicativa viene invece testata a: Bagnacavallo e Firenze con la software house Data Management, Grottaferrata con Deda Group, Lissone con PA Digitale, Serravalle Sesia con Siscom e Tropea con Kibernetes. Il processo di sperimentazione che vede gli ufficiali di stato civile e le software house impegnati a segnalare eventuali aree di miglioramento, permette lo sviluppo di un sistema vicino alle esigenze degli utenti e in grado di rendere sostenibile ed efficace il passaggio da un modello analogico ad uno digitale.