Il fatturato nazionale delle startup innovative è di circa 700 milioni di euro, secondo dati del Ministero dello sviluppo economico e Infocamere riferiti al terzo trimestre del 2017. Di questi, 286 milioni di euro sono relativi alla sola Lombardia, che rappresenta quindi quasi il 50% del dato nazionale.
È quanto di legge oggi sul sito web di Lombardi Speciale, secondo cui “il valore medio alla produzione delle neo imprese è aumentato del 39,5%, arrivando a circa 160mila euro per ciascuna”.
Esaminando poi i dati relativi al settore KI, cioè le startup “knowledge intensive”, imprese che, pur non rientrando nei requisiti del D.L. 179/12, operano nei settori dei beni e servizi avanzati attraverso il contributo di capitale umano altamente qualificato, la regione Lombardia registra numeri ancora più rilevanti nel confronto con il resto d’Europa e con alcune regioni in particolare.
Le startup Ki nate in Lombardia tra il 2007 e il 2014 sono ben 15 mila, più di Rhône-Alpes (14mila) e del Baden-Württemberg (11mila) e dietro alla Catalogna (quasi 20mila) e al Bayern (18mila).
Allo stesso tempo, però, hanno calcolato i ricercatori del Centro studi di Assolombarda, la Lombardia è in assoluto prima nel benchmark europeo per tasso di crescita di queste startup ogni 100mila abitanti: +14% nel 2014 sul 2013 contro il +6,2% di Rhône-Alpes, +2,5% del Baden-Württemberg e variazioni poco superiori allo zero per Bayern e Catalogna.
Per quanto riguarda le neo imprese sul territorio lombardo, la stragrande maggioranza opera nei settori manifatturiero (17%) e dell’arte, cultura e attività creative (11,7%). Nel complesso, “le 15 mila startup KI della regione realizzano un fatturato di 7 miliardi di euro, un terzo del totale nazionale e impiegano 72 mila persone tra addetti e soci, un quarto del totale Italia“.
Le performance di crescita migliori sono state realizzate dalle startup lombarde del manifatturiero (+13,3%) e dell’arte e della creatività (+12%).