Un’analisi approfondita dell’ecosistema delle startup in sei paesi europei, dove il settore hitech è in spolvero. Sarà questo il tema al centro della conferenza LeWeb che si terrà l’11 dicembre a Parigi, un Forum Europeo delle startup per fare il punto della situazione nel Vecchio Continente. Sotto la lente i pro e i contro degli ecosistemi di Regno Unito, Israele, Germania, Francia, Russia e Svezia.
Russia
Fra i vantaggi del mercato russo, in primo luogo le dimensioni del paese, che consentono a chi investe di realizzare economie di scala anche puntando esclusivamente al mercato russofono. Il capitale fresco disponibile sul mercato è molto, anche grazie alle riserve derivanti dal vecchio business del petrolio e del gas, reinvestito in maniera massiccia nel segmento tecnologico. In Russia c’è una solida competenza scientifico-tecnologica, con scuole di eccellenza in ingegneria e matematica. Non mancano quindi gli eSkill, come evidenzia la costante crescita dell’economia digitale e del mercato dell’eCommerce.
La penetrazione degli smartphone è capillare e la popolazione online è numerosa.
I professionisti e i talenti del settore hitech sono molti e in rapporto ad altri paesi sono più a buon mercato.
Punti deboli
Se è vero che i capitali sono disponibili in grandi quantitativi, è vero anche i fondi ‘intelligenti’ per i digitale sono più complessi da raccogliere.
Il mercato interno è molto ampio, ma è difficile per le grandi aziende espandersi all’estero.
Gli investitori esteri continuano ad evitare la Russia, considerata – a torto o a ragione – un paese ad alto rischio.
Il Governo rischia a volte di essere troppo coinvolto nel mondo delle startup, in particolare in fase iniziale. Mosca non si si limita alle funzioni base di supporto ai fondamentali del business e a fornire infrastrutture, ma è molto presente nelle attività stesse.
Da sempre i russi sono piuttosto carenti di grosse capacità imprenditoriali.
La geopolitica del governo russo ha normalmente un impatto negativo sul business in generale.
Il sistema legale russo è alquanto burocratico e complesso, ancora basto eminentemente sulla carta, tanto da impegnare intere schiere di specialisti per districarsi nel labirinto della burocrazia.
Le norme che regolano l’suo di Internet e dei media in generale sono più severe in Russia che nel resto del mondo.
Le infrastrutture critiche del paese, dalle ferrovie alla banda larga, non sono di prima qualità.