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Startup energetiche aumentano in Italia del 20% in un anno

Cresce a la domanda di energia, di servizi e infrastrutture, e in Italia, a maggio 2015, le startup attive nel settore sono 444 (368 nel 2014), l’11,4% del totale. Il dato è estratto dal Rapporto “Innov-E 2015” l’Osservatorio sull’Innovazione Energetica di I-Com (Istituto per la Competitività).

L’innovazione energetica, le nuove forme di partecipazione al consumo, ma anche alla produzione, e la centralità delle applicazioni ICT, secondo lo studio, sono i driver di un futuro di crescita sempre più vicino, che chiama le imprese a rivisitare i propri modelli di business in chiave digitale.

Il Rapporto dell’Osservatorio, realizzato in collaborazione con Axpo, CESI, Edison, ENEL, Engie, E.On, Innowatio e Terna, illustra una situazione a maggio 2015 così caratterizzata:

Il tasso di natalità ha registrato picchi fino al 40% per le startup energetiche attive in ambito industriale. Il settore dei servizi, più popolato in termini assoluti, vede invece la natalità al 20% circa:

Sempre lo studio ha inoltre condotto un sondaggio a marzo 2015, da cui emergono importanti novità:

Gli italiani intervistati sono favorevoli all’introduzione di nuove imposte per finanziare l’innovazione energetica, piuttosto che finanziarle attraverso la bolletta: la pensa così il 66,7% del campione (63,7% nel 2014).

Per il 60,8% le rinnovabili sono la tecnologia innovativa da promuovere con più forza. La pensa così soprattutto la popolazione over-65 (71,5%).

Per quel che riguarda infine la mobilità sostenibile:

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