Novartis Italia e Fondazione Cariplo annunciano l’accordo a sostegno di giovani talenti, che vogliono creare una startup nelle scienze della vita e partecipare attivamente allo sviluppo economico del nostro Paese.
“Il nostro paese deve poter investire sui suoi cervelli migliori, favorendo l’incontro tra il sistema industriale e i ricercatori maggiormente preparati. Solo così saremo capaci di sostenere lo sviluppo economico, sociale e occupazionale italiano”, hfferma Guido Guidi, Head Pharma Region Europe Novartis. ”L’industria, affiancata da soggetti istituzionali e accademici, deve poter svolgere un ruolo trainante per colmare il divario tra la ricerca di base e il raggiungimento di outcome concreti per l’innovazione”, ha specificato Guidi, “Bisogna riconoscere ai privati la capacità e il ruolo di partner ideali nella valorizzazione delle giovani risorse del paese, al fine di sostenere lo sviluppo di startup innovative e di idee imprenditoriali di successo“.
Il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, ha così commentato l’avvio del progetto: “Questa iniziativa è un nuovo esempio di come oggi la filantropia può essere leva per far nascere e crescere iniziative imprenditoriali che creino occupazione – soprattutto per i giovani – e che vadano a beneficio della collettività. Certamente le attività in campo biomedicale svolte grazie all’iniziativa lanciata con Novartis raggiungeranno questi obiettivi”. “La Fondazione – ha dichiarato Guzzetti – ha da tempo intrapreso la via delle partnership, anche a livello internazionale, perché i problemi che ci troviamo di fronte si possono affrontare solo lavorando insieme. Non è la prima volta che Fondazione Cariplo avvia un’iniziativa anche con aziende o fondazioni di impresa e le esperienze fatte dimostrano che pubblico, privato e privato sociale insieme possono generare innovazione, cambiamento e, come in questo caso, sostenere l’occupazione”.
L’ambizioso progetto, chiamato BioUpper, avrà la durata di due anni e aiuterà i giovani startupper a elaborare, formalizzare e presentare nuove idee di business nel campo delle scienze della vita, accompagnandoli in un percorso strutturato e premiando le iniziative ritenute più meritevoli con un contributo economico. Le aree di intervento sono quelle della medicina, biotecnologie applicate alla salute, medicina rigenerativa, medicina personalizzata, nutraceutica, software applicativi per la salute, servizi di ehealth, dispositivi medici e strumenti per la diagnostica.
La partnership intende dare linfa ad un segmento della ricerca che, se applicata alle esigenze del sistema produttivo italiano, può divenire un volano per la crescita e l’occupazione. I dati odierni della bioeconomia legata alle life sciences in Italia attestano che, in termini di fatturato, il settore supera i 7.400 milioni di euro (in crescita del 4,3% rispetto al 2013) con una filiera che conta oltre 200 imprese e un ammontare di investimenti in R&S di 1.413 milioni di euro (+ 4,2%)1.
Investire in giovani talenti è una priorità che viene accolta da due dei principali attori dell’economia e filantropia italiana mettendo a sistema l’esperienza consolidata nei rispettivi ambiti di attività. Novartis è leader nel mercato healthcare e il maggiore investitore in ricerca e sviluppo nel mondo con 9,9 miliardi di dollari investiti nel 2014, di cui 221 milioni solo in Italia. Fondazione Cariplo ha dimostrato negli anni il suo impegno costante in una sistematica attività di supporto alle giovani realtà imprenditoriali e al mondo delle startup.
Le modalità di partecipazione, la piattaforma di training e accelerazione e il ruolo dei partner coinvolti nel progetto BioUpper saranno presentati nel corso di una conferenza stampa a Roma il 30 settembre prossimo.