Startup e piccole e medie imprese (Pmi) innovative europee possono proporre soluzioni tecnologiche avanzate, contro la pandemia che sta flagellando il vecchio continente, partecipando alla call della Commissione europea che si chiuderà il 18 marzo.
Per i progetti di contrasto e contenimento del coronavirus, presentati entro la data prevista, ci sono a disposizione 164 milioni di euro.
Si tratta di una call di tipo “bottom up”, cioè non ci sono recinti predefiniti e priorità da rispettare in maniera rigida, i candidati potranno liberamente presentare soluzioni innovative in diversi settori, dai test alla diagnosi, fino al trattamento.
La Commissione, inoltre, cercherà di favorire in ogni modo l’emersione di progetti tecnologicamente avanzati e ad alto tasso di innovazione per sviluppare nuove soluzioni contro il virus, nonché di facilitare l’accesso a diverse fonti di finanziamento.
Sempre in ambito sanità e alla salute, la Commissione ha inoltre annunciato che 107 progetti innovativi da tutta Europa riceveranno un sostegno di 344 milioni di euro dal progetto pilota del Consiglio europeo per l’innovazione (CEI).
Finanziati da Orizzonte 2020, il programma di ricerca e innovazione dell’Ue, i progetti selezionati vanno dalla chirurgia ai metodi più moderni di monitoraggio della qualità dell’aria su scala locale e globale.
Il Consiglio europeo per l’innovazione sta già sostenendo numerosi progetti di startup e Pmi dell’Unione per la lotta al covid-19, aumentando i round di finanziamento.
Diversi gli esempi: l’EpiShuttle project, per lo sviluppo delle Unità di isolamento specializzate, il progetto m-TAP, per l’implementazione di tecnologie di filtraggio e sanificazione dell’aria in ambienti chiusi, e la piattaforma MBENT, per il tracciamento dei movimenti delle persone durante la pandemia.