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Starace (Enel): ‘Fusione delle reti? ‘Bene tavolo Tim-Open Fiber, ma prima chiarezza da Gubitosi’

Anche secondo l’AD di Enel, Francesco Starace, Tim e Open Fiber devono sedersi attorno a un tavolo per ragionare insieme del futuro della rete, con l’obiettivo di esplorare una possibile combinazione delle due infrastrutture di banda larga e di possibili accordi commerciali e coinvestimenti, come auspicato, ieri, da Luigi Gubitosi, AD di Tim. 

Parlando a margine di un evento oggi a Roma, Starace ha così commentato l’apertura di Gubitosi: “Tim si deve sedere attorno a un tavolo con Open Fiber cosa che stanno facendo, finalmente, noi lo diciamo da tre anni”. L’amministratore delegato di Enel, che controlla al 50% Open Fiber e l’altro 50% è nelle mani di Cassa depositi e prestiti  (Cdp), ha anche risposto alla domanda di un possibile suo contatto con Gubitosi, dopo l’insediamento alla guida della società di tlc: “I contatti li ha avuti Open Fiber con Tim, gli azionisti è bene che lascino fare alle società”.

Inoltre per Starace “Gubitosi deve prima fare una serie di passi all’interno della sua azienda, per sapere se resta amministratore delegato, poi se all’interno dell’azienda si vuole separare la rete e poi se si vuole unire con Open Fiber. Quando si chiariranno le cose si capirà”.

Infine, quando gli si chiede di ipotesi di coinvestimento nella rete dice: “Anche quella è una cosa che si può mettere in qualche maniera in un certo ordine logico”, ha concluso l’ad di Enel. 

In questo contesto qual è la posizione del Governo?

“L’esecutivo è favorevole alla creazione di una rete telefonica fissa unica, che nascerebbe da una fusione tra le reti di Tim e Open Fiber”, ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, in un’intervista a Reuters nei giorni scorsi al Wef di Davos. “Certamente una rete unica porterebbe efficienza al sistema e da questo punto di vista il governo penso che debba guardare con favore a un’evoluzione in quella direzione – ha precisato Tria – ma si tratta di scelte che devono fare poi nella loro autonomia società private e quotate”.

E’ la prima volta che il ministro dell’Economia si pronuncia sulla questione. A novembre era stato il ministro Luigi Di Maio a rilanciare il player unico. Il Governo aveva in realtà già manifestato il suo favore alla fusione con l’emendamento al Dl Fiscale, che di fatto favorisce un eventuale merger dei due player in ottica di operatore unico wholesale only.

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