Un tetto ai prezzi del gas nell’UE
Il rincaro delle bollette è sotto gli occhi di tutti. Il gas è aumentato clamorosamente rispetto solamente ad un anno fa e la stessa cosa è accaduta all’energia elettrica. Un macigno vero e proprio sull’economia nazionale, sulle famiglie e sulle imprese, che da poco vedevano concretamente a portata di mano un’uscita dall’emergenza sanitaria della pandemia.
Come ha spiegato la Presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde: “I costi dell’energia dovrebbero rimanere elevati a lungo, con i prezzi del gas in aumento del 73% dall’inizio dell’anno e quelli del petrolio in aumento del 44%”.
Si parla quindi da più parti della necessità di porre un limite a questa crescita dei prezzi che sembra senza fine. Un’impennata dei costi energetici che sembra inoltre essere una peculiarità tutta europea.
“Per tenere i prezzi dell’energia in Italia sotto controllo è molto semplice: bisogna tenere sotto controllo i prezzi del gas, in questo è incoraggiante il discorso della Commissione europea“, ha dichiarato l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, rispondendo agli analisti durante la conference call seguita alla presentazione dei risultati dell’esercizio 2021 del Gruppo.
Come riportato da Radiocor del Sole 24 Ore, Starace ha aggiunto che “è importante fare chiarezza sulle turbolenze che stanno colpendo il settore e porre un tetto ai prezzi del gas che sono largamente ingiustificati se si guardano le dinamiche delle importazioni dei contratti del gas“.
Più rinnovabili per un futuro energetico sostenibili, economico e sicuro
L’amministratore delegato del Gruppo ha poi confermato il giudizio positivo del piano “REPower Eu” varato dalla Commissione europea e rilanciato il messaggio sull’importanza di promuovere e potenziare le fonti energetiche rinnovabili.
Alla presentazione del piano, Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, ha dichiarato: “Dobbiamo investire di più sulle fonti rinnovabili perché sono una fonte energetica illimitata, pulita e che crea posti di lavoro e crescita economica. La guerra di Putin in Ucraina ci ha dimostrato concretamente quanto sia urgente la transizione ecologica dell’Unione”.
La stessa Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è stata molto chiara in quell’occasione: “Prima passeremo alle energie rinnovabili e all’idrogeno, combinati con una maggiore efficienza energetica, prima saremo veramente indipendenti e liberi di gestire il nostro sistema energetico”.
Le rinnovabili sono quindi il nostro presente e ancora di più il nostro futuro energetico: sicuro, economico e pulito.
L’energia pulita e la decarbonizzazione di ENEL
Il 49% dell’energia elettrica prodotta da ENEL proviene da fonti rinnovabili nel 2021, a 222,6 TWh, con un aumento di 15,5 TWh su base annuale, il +7,5%. La produzione a zero emissioni ha raggiunto il 60% della generazione totale del Gruppo.
Un dato molto positivo in tempi di transizione energetica e di rialzo dei prezzi dei combustibili fossili, che sta alla base dell’incremento dei ricavi del Gruppo del +33,3% a 88 miliardi di euro rispetto all’anno precedente.
A commento dei risultati, Starace ha poi aggiunto che questi dati “dimostrano ancora una volta la resilienza e la sostenibilità del nostro modello di business anche in un contesto sempre più complesso, caratterizzato da una parte dai segnali di ripresa post pandemia e dall’altra dagli impatti negativi derivanti dall’incremento dei prezzi dei combustibili fossili”.
“Appare ormai evidente il ruolo fondamentale che le utilities hanno nella gestione dei repentini cambiamenti del settore energetico, ed è in questa direzione che va la nostra strategia, incentrata su decarbonizzazione ed elettrificazione. In questo modo, possiamo cogliere le opportunità lungo tutta la catena del valore e contribuire al contempo all’indipendenza energetica nei Paesi in cui operiamo”, ha aggiunto l’amministratore delegato del Gruppo.
“È quindi indispensabile accelerare gli investimenti nelle rinnovabili, che garantiscono una fonte di energia stabile, sicura e competitiva – ha precisato Starace – oltre a rappresentare, insieme alla digitalizzazione delle reti e all’elettrificazione dei consumi, la soluzione per combattere il cambiamento climatico. La validità della nostra strategia ci permette di mantenere il nostro impegno a distribuire agli azionisti un dividendo in crescita, basato su una politica semplice e trasparente”.