Si è parlato molto nelle settimane scorse dell’influenza che una serie come Gomorra può avere sul proprio pubblico, avendo il difficile compito di dover raccontare il male e la criminalità organizzata senza conferir loro il classico appeal che il piccolo e il grande schermo creano tra gli spettatori.
Per questo risulta ancora più di forte impatto il video realizzato da Legambiente e CoopVentuno (start-up nata per la rivendita di prodotti ecologici e compostabili), promotrici della campagna #unsacchettogiusto. L’iniziativa nasce dalla volontà comune di denunciare un racket molto radicato nel nostro Paese, quello dei sacchetti illegali, non conformi alle disposizioni ministeriali in fatto di biodegradabilità. La criminalità organizzata si è inserita in questo mercato, vedendovi una grande fonte di guadagno: la produzione di un chilogrammo di bioplastica costa circa 4 euro, mentre produrre un chilogrammo di materiale in polietilene ne costa due. Sul mercato però vengono venduti allo stesso prezzo, imponendo a servizi commerciali al dettaglio o nei mercati rionali di utilizzare buste non idonee. Questa filiera criminale minaccia le regole della concorrenza, ignora le disposizioni della legge italiana in fatto di bioshopper e soprattutto danneggia l’ambiente e il corretto smaltimento dei rifiuti.
La denuncia di questo mercato nero, sconosciuto a gran parte dei cittadini, passa attraverso il volto di Fortunato Cerlino, il “boss” di Gomorra per eccellenza, Pietro Savastano. Ed eccoci tornare alla nostra serie tv. Un testimonial efficace che fa riflettere lo spettatore su come molte attività illegali avvengano “sotto il naso” senza che noi non ce ne rendiamo conto. Nello spot, Cerlino- Savastano si trova a fare la spesa in un supermercato. Mentre parla in camera e ritira la spesa, la cassiera e le altre comparse cambiano, senza che lui (e forse lo spettatore stesso) ci prestino attenzione e se ne accorgano.
Per far prendere consapevolezza al cittadino e contrastare il racket, Legambiente ha realizzato un’infografica che spiega alcuni semplici dettagli da tenere a mente per riconoscere i sacchetti conformi alla legge da quelli contraffatti.