LA CAMPAGNA

Spot&Social, Pubblicità Progresso per la parità di genere: ‘Giusto valore al lavoro delle donne’

di Alberto Contri |

Seconda fase della campagna di Pubblicità Progresso a favore della parità di genere: ‘Essere una donna è ancora un mestiere complicato. Diamogli il giusto valore’.

Se si vuole parlare seriamente di parità di genere, dobbiamo cercare di eliminare ogni forma di discriminazione.

Ecco perché la seconda fase della campagna di Pubblicità Progresso dedicata a questo tema è stata incentrata sulla disparità di salario tra uomo e donna che, secondo la media italiana, arriva a raggiungere punte del 30%, mentre 1 donna su 4 abbandona il lavoro dopo il primo figlio.

La Rubrica Spot&Social è curata da Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Se la prima fase della campagna sollevava il problema della discriminazione sessuale, nella seconda fase viene denunciato un atteggiamento altrettanto discriminatorio riguardo al salario da parte di head hunter e datori di lavoro.

Sia lo spot che il video che la campagna stampa utilizzano una creatività brillante, semplice ed efficace per ricordare che bisogna dare al lavoro delle donne il suo giusto valore.

Lo spot è stato girato durante alcuni colloqui di lavoro, attraverso le telecamere nascoste tipiche di alcune inchieste televisive.

L’attrice coinvolta nel progetto si è presentata ai colloqui interpretando il ruolo di una donna e poi, accuratamente truccata, quello di un uomo. Entrambi interessati alla posizione offerta, con lo stesso background di studi e di esperienze, ma di sesso diverso.
Interrogati su formazione ed esperienza lavorativa pregressa i due candidati danno le stesse risposte. Al momento di chiarire le aspettative economiche però, nonostante fossero la stessa persona e avessero proposto la medesima cifra, il selezionatore si è dichiarato disponibile ad accettare la richiesta di retribuzione del candidato uomo, trovando invece eccessiva la richiesta della donna.

Lo sguardo sorpreso e irritato della donna, che da solo vale l’intero film, sottolinea con rimarchevole evidenza l’ingiustizia che le donne subiscono frequentemente in ambito professionale.

Chiaro e diretto il messaggio finale: “Essere una donna è ancora un mestiere complicato. Diamogli il giusto valore”.

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Nella campagna stampa, una donna tiene in mano una banconota da 10 euro, che riporta però la cifra 7.

Con un linguaggio creativo memorabile viene fatta rilevare la discriminazione salariale che le donne subiscono, che arriva fino al 30%.

L’obiettivo della campagna è quello di sensibilizzare e ottenere la partecipazione attiva di tutti, in modo che la professionalità delle donne venga riconosciuta e valorizzata in termini di maggiore rispetto, stima e opportunità.

Creatività a cura di Young&Rubicam Italia sotto la direzione creativa esecutiva di Vicky Gitto. Produzione degli audiovisivi a cura di Bedeschi Film, regia di Claudio Gallinella (altri credits)

Per l’occasione il portale puntosudite.it, che vedrà in questa fase una particolare collaborazione con ValoreD, ha subito un totale restyling: grafica a cura di Angelini Graphic Design e implementazione a cura di E-Motion Web, gruppo Real Time.

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