Sembra che le divisioni marketing delle aziende stiano superando le divisioni di Corporate Social Responsibility nell’abbracciare cause sociali, perché sono sempre più frequenti le case history di spot o progetti di comunicazione lanciati su YouTube e sui siti in cui ci si impegna nella promozione di valori sociali per accrescere la conoscenza e la reputazione dei propri prodotti.
Lo dimostra anche il fatto che al Festival di Cannes gli spot sociali hanno mietuto molti più premi del solito.
La Rubrica Spot&Social è curata da Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Oggi parliamo del progetto ideato da FP7 Dubai e Memac Ogilvy per Coca Cola: in un videoclip di quasi tre minuti si descrive una cena con 6 commensali di nazionalità diverse, riuniti al buio durante il Ramadan. Quando la luce si accende, si capisce che ogni commensale si era fatto un’idea assai diversa degli altri.
A ciascuno viene regalata poi una scatola con dentro lattine di Coca Cola senza le tradizionali scritte, ma con la significativa linea curva che fa parte del notissimo logo. Girando una lattina si scopre che una scritta c’è: “Labels are for cans, not for people”.
Il progetto si inserisce nella più ampia campagna della Coca Cola contro i pregiudizi “Let’s take an extra second”.
Il video proposto, semplice e intuitivo, dimostra quanto sia fallace basarsi solo sulle apparenze per giudicare una persona.
La Coca Cola va ad allungare l’elenco delle multinazionali che stanno mettendo in pratica l’aforisma di Steve Jobs: “Marketing is about values”. Ne citiamo alcune: Toyota, Budweiser, Ferrero, Cheerios, Dove, Oral-B, P&G, Microsoft, Hyundai, Pfizer. Questa tendenza dovrebbe imporre una riflessione sul sempre più necessario coordinamento e la coerenza tra attività di marketing e quelle di CSR…