Arriva la primavera, c’è più voglia di andare in giro, anche spensierati, aumenta il numero di motorini per le strade e purtroppo aumenta anche il numero di incidenti.
La Rubrica Spot&Social è curata da Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Purtroppo, in genere, le campagna di prevenzione o sono di modesta efficacia, o – immaginando di ottenere più attenzione – ricorrono ad un linguaggio truculento che ottiene l’unico risultato di frapporre una barriera psicologica alla comprensione del messaggio “Ma tanto io guido bene, e a me quello non capiterà mai…”.
Vale quindi davvero la pena di prendere in considerazione tre campagne – guarda caso, tutte e tre premiate al Festival del Film Pubblicitario di Cannes.
Per una volta, nel caso della campagna Embracelife, sono proprio gli inglesi – sempre appassionati al linguaggio scioccante – ad abbandonarlo per scegliere quello della commozione. Con un meccanismo creativo in grado di catturare l’attenzione, l’incidente avviene in rallenty in salotto, e sono gli abbracci di moglie e figlia a simulare il protettivo abbraccio della cintura di sicurezza in grado di salvare la vita al marito e padre. La campagna è promossa dalla più antica Contea inglese, quella del Sussex.
Interessante a curiosa anche un’altra campagna proposta dal Dipartimento dei trasporti del Governo Inglese, che conferma il nuovo approccio creativo mille miglia lontano dal linguaggio aggressivo cui ci hanno abituato per lunghi anni. Lo spot intende farci riflettere sul fatto che i motociclisti sono persone con nome e cognome, con una propria vita che magari ti interesserebbe conoscere, e non semplicemente dei fastidiosi ostacoli.
La campagna è supportata da un sito ricco di informazioni: http://think.direct.gov.uk/motorcycles.html
Assai interessante la modalità con cui l’Unione dei Motociclisti Norvegesi (http://nmcu.org/) intende richiamare l’attenzione sul fatto che molti incidenti avvengono perché ai motociclisti non ci si fa caso o addirittura non vengono visti. Paradossale e tragicomica la situazione mostrata, in cui i motociclisti vengono trattati come moscerini…
Per finire in bellezza, si fa per dire – visto che si tratta ancora di una campagna per la sicurezza stradale – non possiamo non citare uno splendido spot per il Road Safety Council cecoslovacco.
Ha già diversi anni, ma resta insuperato per il sapiente uso dell’ironia su un tema così difficile e anche per la realizzazione basata su un casting e una regia accuratissimi, per non parlare di una indovinatissima colonna sonora. Il tutto per dire “guarda cosa ti succede se vuoi goderti la velocità sino alla fine…”