L’impiego dei testimonial nelle campagne sociali, ma anche in quelle commerciali, è una faccenda assai delicata. Troppo spesso il testimonial viene sfruttato quando non si sa cosa dire, nella speranza che la sua notorietà aiuti a promuovere una raccolta fondi o a vendere un prodotto.
La Rubrica Spot&Social è curata da Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Un tempo, quando la televisione era ai suoi inizi, i beniamini del pubblico come Mike Bongiorno, Corrado, Walter Chiari, Lauretta Masiero, Mina e altri personaggi famosi costituivano un richiamo sicuro.
Negli ultimi vent’anni però c’è stata una vera e propria inflazione di testimonial, soprattutto nel campo della comunicazione sociale, anche grazie alla sempre maggiore disponibilità di divi, soubrette e calciatori in apnea da video e alla ricerca di un po’ di visibilità: sicché spesso ci si è trovati e ci si trova di fronte ad una carità pelosa e ad una comunicazione di livello assai modesto.
Non è questo il caso della davvero bellissima campagna di Conservation.org, un ente che si ripropone di sensibilizzare alla conservazione dell’ambiente raccogliendo fondi per iniziative utili a farlo.
“La natura non ha bisogno della gente. La gente ha bisogno della natura” è l’head-line della campagna basata su spettacolari filmati sul tema dell’oceano, dell’acqua, della foresta pluviale, della terra, di madre natura.
Ma il progetto creativo va ben al di là della proposta di pur splendidi video di due minuti.
L’idea forte è costituita dal fatto che la foresta, il mare, la terra, ci parlano, e lo fanno con le voci di attori famosi come Julia Roberts, Harrison Ford, Kevin Spacey, Robert Redford, Penelope Cruz, Edward Norton.
L’effetto è davvero notevole, ed è un perfetto esempio di intelligente impiego dei testimonial.
Interessante, inoltre, per noi italiani che li vediamo sempre doppiati nei film, ascoltare finalmente la voce originale dei nostri beniamini.
Julia Roberts è Madre Natura: “Ho nutrito specie più grandi di voi e ho affamato specie più grandi di voi. Le vostre azioni determineranno il vostro destino, non il mio” dice rivolgendosi agli umani.
Alla profonda voce di Harrison Ford è affidato il pensiero del mare che suona come una minaccia: ”Agli umani non devo nulla. Io do, loro prendono. Mi avvelenano e poi si aspettano che dia loro da mangiare. Ho coperto l’intero pianeta una volta e posso sempre coprirlo di nuovo’‘.
Sarcastico, invece, Kevin Spacey nei panni della foresta pluviale. ”Gli esseri umani sono così intelligenti, sanno fare cose incredibili. Perché dovrebbero avere ancora bisogno di una vecchia foresta come me? Be’, loro respirano aria, e io creo aria. Hanno pensato a questo?”.
E poi incontriamo Penelope Cruz che dà voce all’acqua “Per gli umani sono semplicemente qui, mi danno per scontata. Dove mi troveranno quando a cercarmi saranno migliaia?”
Robert Redford parla a nome delle foreste di sequoie, che hanno visto tutti i tempi e tutte le specie animali fino a che un bel giorno è arrivato l’uomo e ha cambiato tutto. E risponde alle domande del bambino che chiede “ma perché gli umani non capiscono? perché si comportano così?” “Se non capiranno che loro sono parte della natura e che non possono solo limitarsi ad usarla, probabilmente non saranno qui a vederti crescere”.
Ed Edward Norton che interpreta la terra, sulle colline e nella valli, senza cui gli umani non potrebbero esistere ma che la stanno trattando senza rispetto rendendola stanca e malata. La stesa terra che alimenta le specie di cui si cibano ma che sta tornando ad essere cenere.
L’intero progetto è illustrato nel sito appositamente costruito.