Mimesis editore
Pubblicato: 8 ottobre 2014
Pagine: 60
ISBN: 9788857524733
Prezzo: € 4,90
Il pensiero del Novecento ha portato fino in fondo l’opposizione tra spirituale e materiale. La religione è stata studiata come prodotto socioeconomico o come istinto. Ma questa penetrazione del materialismo nella sfera irrazionale del credere ha lasciato qualcosa d’incompreso.
Questo libro indaga la portata di ciò che non abbiamo ancora capito del nostro sentimento religioso a partire dalla smaterializzazione delle relazioni umane, formata e incentivata dalla comunicazione informatica, telematica e via web.
Semiologo, Massimo Leone mette in gioco le teorie dei linguaggi nel campo del credere. La progressiva digitalizzazione del significante lo ha trasformato in un simulacro portatile ma freddo. Esso non rappresenta il suo oggetto nel senso di una incarnazione materiale ma in quello di una ricostituzione aritmetica.
Massimo Leone, è docente di Semiotica e Semiotica della cultura presso l’Università degli Studi di Torino. Le sue ricerche vertono principalmente sulla semiotica della religione. Ha pubblicato Religious Conversion and Identity (Routledge, 2004), Saints and Signs (De Gruyter, 2010), Sémiotique de l’âme, 3 voll. (PAF, 2012), Annunciazioni: Percorsi di semiotica della religione, 2 voll. (Aracne, 2014).