Lo scandalo Datagate sollevato da Edward Snowden ha fatto conoscere al mondo l’ampiezza delle attività di spionaggio messe in atto dai servizi segreti americani. Ma non sono certo solo i ‘federali’ ad utilizzare tecniche di monitoraggio delle comunicazioni digitali di presunti criminali o terroristi. Anche le forze dell’ordine nostrane si avvalgono di strumenti atti a penetrare in computer e altri dispositivi per carpirne i segreti.
La cosa sorprendente è che spesso immaginiamo che le attività di spionaggio siano condotte in stanzoni bui e fumosi da misteriosi hacker al servizio della polizia o dei governi. In realtà basta davvero solo un minimo di capacità informatiche (e il software giusto) per guadagnare il controllo di un pc, dallo schermo al microfono, dalla webcam al GPS, ottenendo, insomma, la sorveglianza completa di tutto il computer (non a caso, il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg è stato ‘beccato’ con il nastro isolante a coprire la telecamera e il microfono del suo Pc).
È sufficiente, in sostanza, avere a disposizione il software giusto. E, come dimostra il video che segue, diffuso dal sito Motherboard, le forze dell’ordine ce l’hanno ed è prodotto dalla società italiana RCS Labs.
Nel video viene illustrato proprio quanto è semplice utilizzare il software di hacking Mito3, ideato, come spiega la società sul suo sito, proprio per “la registrazione, la memorizzazione, l’ascolto, la visualizzazione e la decodifica di intercettazioni vocali e multimediali”.
https://youtu.be/3HFPUIYUMvo