“Il combattimento dei ragni” – è uno sport popolare in alcuni paesi asiatici, particolarmente tra i ragazzi più giovani, attratti dal fatto che questo passatempo non richieda risorse significative: in pratica, solo il ragno, una scatola di fiammiferi da usare come ‘trasportino’ e le poche briciole di cibo necessarie per nutrire il combattente. Il pubblico degli aficionados è comunque tale da aver fatto nascere a Singapore una trasmissione televisiva dedicata: “Fighting Spiders”.
La forma precisa degli scontri organizzati varia a seconda del paese. Quelli nelle Filippine e in Giappone si organizzano tra ragni femminili – solitamente del genere Neoscona. Sono i più cruenti in quanto spesso terminano con la morte di uno dei due partecipanti. I match a Singapore e in Malesia sono invece tra esemplari maschi – genere Thiania – che si battono soprattutto per dimostrare di essere i più forti, obbligando il contendente più debole alla fuga.
In entrambi i casi i combattimenti si svolgono tipicamente su un fuscello sottile o a volte su una corda tesa, così da obbligare i ragni allo scontro ed evitare la possibilità che fuggano dal terreno di gioco. Più spesso si tratta di uno sport per ragazzini, i quali apprezzano non solo la ‘drammaticità’ degli scontri e i costi praticamente inesistenti, ma anche la possibilità di guadagnarci qualcosa attraverso piccole scommesse. Detto ciò, si hanno notizie anche di simili combattimenti organizzati da adulti, e per somme di tutto rispetto…
Nei paesi dove è praticato, questo sport è spesso osteggiato dalle autorità, soprattutto perché si sospetta che possa ostacolare gli studi dei giovani ‘aracnofili’, ma anche – nelle Filippine – per via dell’allarmante convinzione giovanile che i ragni da combattimento più ‘possenti’ siano quelli catturati sulle linee elettriche…