Si prevedono oltre 100 satelliti per la nuova Costellazione italiana per le telecomunicazioni finalizzata alla sicurezza e alla difesa: è questa la dimensione del progetto di fattibilità consegnato dall’Agenzia Spaziale Italiana al ministero delle Imprese e del Made in Italy nelle scorse settimane.
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, si prevedono almeno cinque anni, anche se una definizione più precisa potrà essere fatta soltanto quando saranno concluse le consultazioni con le imprese, che l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) ha appena avviato.
Il completamento dello studio di fattibilità è stato invece annunciato dal ministro del Mimit Adolfo Urso.
Lo studio, che l’Asi era stata incaricata di preparare nel dicembre 2024, “è stato consegnato nelle scorse settimane – ha detto il ministro – e abbiamo dato mandato all’Asi di confrontarsi con le nostre imprese per capire se sono in grado, da sole, di realizzare la costellazione”.
Spazio, Valente (Asi): entro estate risultati confronto con imprese
“Parte in queste ore l’approfondimento con le imprese” sullo studio di fattibilità predisposto dall’Agenzia spaziale italiana sulla costellazione nazionale di satelliti. Lo ha riferito il presidente dell’Asi, Teodoro Valente.
Valente ha aggiunto che i risultati della consultazione, annunciata oggi dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, “saranno portati a Urso al massimo entro la pausa estiva”. Il presidente dell’Asi non ha precisato il numero dei satelliti previsti nel progetto, ma ha detto che “saranno più di cento”.
“La costellazione è nazionale – ha precisato – ma ove richiesto potrà rendere servizi anche ad altri paesi”. E “non è esclusiva, non c’è nessuna competizione e conflittualità” con il progetto europeo Iris2.
Costellazione nazionale, quanto costa e chi paga?
Detto questo, resta da capire chi finanzierà la nuova costellazione e quale sarebbe il budget necessario per realizzarla.
Quale sarà la priorità dell’Italia, puntare sul progetto Iris2 o sulla costellazione nazionale?
Difficile immaginare un impegno finanziario su più binari in un ambito delicato come la space economy, dove gli investimenti sono molto alti e i tempi di realizzazione dei satelliti di anni.
Iris2, la risposta europea a Starlink, è in ritardo e sarà attivata non prima del 2031 con 290 satelliti su più orbite.
Dall’altra parte c’è Starlink, la costellazione di Elon Musk già attiva in orbita bassa con più di 7.600 satelliti con cui il nostro Governo sta conducendo da qualche mese delle interlocuzioni per un sistema di comunicazione per la difesa e le comunicazioni istituzionali delle nostre sedi diplomatiche.