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L’ultima in Texas: 19 bambini vittime. Nel 2021 ci sono state 2 stragi al giorno
Le sparatorie di massa in Usa e i dati sulla violenza quotidiana in America non cessano di mostrare i tragici effetti collaterali della cultura delle armi. I numeri delineano una situazione fuori controllo: a dimostrarlo l’ultimo, tragico, evento avvenuto il 24 maggio in Texas dove un 18enne ha iniziato a sparare nella Robb Elementary School. La sparatoria in Texas ha fatto 19 vittime, tutti bambini. Il responsabile dell’attacco, Salvador Ramos, studente liceale dello stesso complesso scolastico è stato ucciso. Prima della strage aveva anche colpito con un’arma da fuoco l’anziana nonna, ora in pericolo di vita. Un evento ancora più tragico di quello precedente, avvenuto appena 10 giorni prima, il 14 maggio, a Buffalo, città a nord dello stato di New York, dove un ragazzo appena 18enne ha fatto irruzione in un supermercato armato di un fucile d’assalto uccidendo 10 persone e ferendone gravemente altre 3.
La sparatoria in Texas e il numero delle stragi
Dall’inizio del 2022 a metà del mese di maggio 2022 negli Usa ci sono state 198 stragi, con una media di circa 10 attacchi a settimana. I dati provengono dal Gun Violence Archive, organizzazione indipendente di raccolta dati. Il gruppo definisce una sparatoria di massa un incidente in cui quattro o più persone vengono uccise. Nel corso del 2021 sono state perpetrate ben 693 stragi: significa che ogni giorno dell’anno, sabati e domeniche comprese, in America ci sono state quasi 2 stragi. L’anno precedente sono state 611 e altre 417 nel 2019. L’attacco di matrice razzista avvenuto a Buffalo è la sparatoria di massa più mortale avvenuta nel corso del 2022 negli Usa.
Purtroppo non è un caso isolato: non è un singolo suprematista bianco che, preso dall’isteria, imbraccia il fucile e spara. La verità è che stragi di questo tipo in Usa sono purtroppo all’ordine del giorno. Basta guardare i numeri indicati nell’infografica sopra. Non ci sono dubbi sulla ragione del gesto: odio razziale. L’evento è avvenuto infatti in un quartiere di Buffalo a prevalenza afroamericana. Le vittime sono tutte persone di colore.
Cosa è successo a Buffalo
Le autorità affermano che il sospetto è arrivato al negozio, Tops Friendly Markets, intorno alle 14:30. Il 18enne era pesantemente armato e indossava anche un casco dotato di una telecamera che trasmetteva in streaming le sue azioni sulla piattaforma Twitch. Il procuratore distrettuale della contea di Buffalo durante la conferenza stampa ha descritto la dinamica dell’attentato: l’uomo ha inizialmente sparato a quattro persone fuori dal negozio di alimentari colpendone tre a morte.
Il video dell’attentato di Buffalo rimosso dopo due minuti
Una volta entrato nel negozio ha puntato il fucile contro una guardia di sicurezza armata, un’agente di polizia di Buffalo in pensione, morto in ospedale per le ferite riportate. Prima che la polizia facesse irruzione l’attentatore ha sparato ad altre otto persone, sei delle quali sono decedute. Payton S. Gendron, questo il nome dell’attentatore, ha cercato di trasmettere il video su Twitch ma la piattaforma è riuscita a rimuoverlo subito. Secondo un portavoce della società di live-streaming di proprietà di Amazon, in appena due minuti.
Sparatoria a Buffalo, il fucile acquistato legalmente
L’attentatore ha acquistato legalmente il fucile usato per compiere il massacro. A confermalo la governatrice di New York, Kathy Hochul, ora al centro di una polemica. Infatti il ragazzo al liceo era stato segnalato alle autorità mediche come potenzialmente pericoloso e mentalmente instabile. La ragione sono alcuni discorsi razzisti inneggianti alle stragi contro la popolazione afroamericana, confluiti poi in una sorta di manifesto d’azione per il suprematismo bianco che il ragazzo avrebbe pubblicato sul social network Reddit.
Il modello usato dall’attentatore è un Bushmaster XM15
Lo Stato di New York deve quindi dare conto di come sia stato possibile che un ragazzo segnalato come pericoloso e mentalmente fragile abbia potuto acquistare legalmente un fucile d’assalto militare come il Bushmaster XM15. Questo modello di fucile è stato usato anche nella sparatoria alla scuola elementare di Sandy Hook avvenuta il 14 dicembre 2012 a Newtown in Connecticut, dove il ventenne Adam Lanza ha ucciso 26 persone.
Il risarcimento dei produttori d’armi: la prima volta nel 2022
In seguito a questo tragico evento i famigliari delle vittime hanno chiesto alla casa che produce il fucile, Remington Arms, un risarcimento per commercializzazione illegale del fucile XM-15. Dopo un lungo processo il 15 febbraio 2022 Remington Arms si è accordata con le famiglie delle vittime per il pagamento di un risarcimento di 73 milioni di dollari alle famiglie. Questa è la prima volta che un produttore di armi è stato ritenuto responsabile di una sparatoria di massa negli Stati Uniti.
Sparatorie negli Usa con più vittime
Nel grafico sopra si può vedere quali sono state le stragi con più vittime compiute negli Stati Uniti. Al primo posto c’è la terribile strage del primo ottobre 2017, compiuta durante un concerto a Las Vegas da Stephen Paddock con 23 armi da fuoco. Il 64enne, prima di togliersi la vita, ha ucciso 58 persone. La seconda è la strage di Orlando con 49 morti, avvenuta nel 2016. Da segnalare che in tutte le prime 6 stragi che trovate nella classifica è morto anche l’attentatore.
I massacri più cruenti sono avvenuti tra il 2007 e il 2018
Da ricordare, inoltre, alcuni massacri cruenti avvenuti tra il 2007 e il 2018. Ecco i principali:
- 16 Aprile 2007, il 23enne Seung- Hui Cho spara a 32 persone nel campus del Virginia Tech di Blacksburg (Virginia) per poi togliersi la vita;
- 5 novembre 2009, Maj Nidal Malik Hasan uccide 13 persone e ne ferisce 32 a Fort Hood, base militare in Texas;
- Nel 2012 James Holmes uccide in un cinema di Aurora, in Colorado, 12 persone. Nello stesso anno il 20enne Adam Lanza spara a 20 bambini e 6 adulti della Sandy Hook Elementary School di Newton (Connecticut)
- 2 dicembre 2015 i coniugi Farook-Malik uccidono 14 persone al centro disabili Inland Regional Center, a San Bernardino;
- Il 29enne Omar Saddiqui Mateen la notte tra l’11 e il 12 giugno 2016 uccide 49 persone e ne ferisce oltre 50 al nightclub Pulse di Orlando, in Florida;
- 5 novembre, l’ex militare 26enne Devin P.Kelley aggredisce e spara sui fedeli della First Baptist Church di Sutherland Springs, in Texas. Ne uccide 26 e ne ferisce altri 20. E sempre nello stesso anno un uomo entra armato nella sinagoga di Pittsburgh, in Pennsylvania, e al grido di “tutti gli ebrei devono morire” spara a 11 persone.
- 8 novembre 2018, il 29enne Ian David Long, ex veterano militare, uccide 12 studenti che stavano festeggiando in un locale di Thousand Oaks, a poco più di 70 km da Los Angeles. Nello stesso anno a meno di 80 chilometri da Miami, al campus della Marjory Stoneman Douglas High School di Parland, il 19enne Nikolas Cruz uccide a colpi di arma da fuoco 17 studenti e ne ferisce altri 15.
Le stragi a cavallo tra il 1991 e il 1999
E facendo un salto temporale, tra il 1991 e il 1999 sono due le stragi che hanno fatto più scalpore:
- 16 ottobre 1991, il 35enne George Hennard si lancia con il suo pickup contro la caffetteria Luby’s e uccide 23 persone all’interno del locale per poi suicidarsi;
- Nel 1999 due giovani alunni di 17 e 18 anni, Eric Harris e Dylan Klebold, uccidono 13 persone tra studenti e insegnanti della Columbine High School di Colorado e poi si suicidano sparandosi.
I dati sono aggiornati al: 2022
Fonte: Gun violence archive