A Venezia il summit internazionale sulla space economy
L’economia dello spazio vale oggi più di 509 miliardi di dollari a livello mondiale, una frontiera di crescita, innovazione e sviluppo tutta da esplorare ancora e che vede il settore dei servizi trainare gli investimenti, in particolare nel segmento telecomunicazioni, navigazione via satellite e osservazione della Terra. La sola domanda di servizi è stimata valere oggi 309 miliardi di dollari.
Si tratta dei dati diffusi in occasione dello Space Meetings Veneto a Venezia, il summit internazionale che porta a Venezia i più importanti operatori globali della New Space Economy per discutere degli ultimi sviluppi nel mondo delle applicazioni satellitari, tecnologie innovative, supply chain e investimenti.
Space Meetings Veneto a Venezia. Urso: “entro il 2026 stanzieremo circa 7,3 miliardi di euro”
“Sono moltissime le imprese aerospaziali e aeronautiche intervenute a Venezia allo Space Meetings Veneto 2024 per confrontarsi e ragionare sulle opportunità di investimento in un settore strategico come quello aerospaziale. In qualità di ministro delle Imprese e del Made in Italy, nonché di autorità delegata alle politiche spaziali, ho ribadito alle aziende presenti l’impegno di questo Governo a favore del comparto: stiamo imprimendo una visione a lungo termine, consapevoli dell’importanza strategica che questo settore riveste, e rivestirà sempre di più, per l’intero Sistema-Paese”, ha affermato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, all’inaugurazione della manifestazione.
“L’Italia è stata la terza potenza a livello globale ad aver ottenuto l’accesso allo Spazio e oggi possiamo essere uno dei Paesi leader nella colonizzazione spaziale e nell’applicazione delle tecnologie per le attività terrestri. La diffusa presenza di imprese italiane che operano in questo settore ha favorito la nascita nelle regioni di veri e propri distretti aerospaziali, come quello veneto appunto, uno tra i più grandi per numero di imprese e volume d’affari. Lo Spazio è una priorità per il Governo: entro il 2026 stanzieremo circa 7,3 miliardi di euro, inclusi i contributi a ESA, ASI, fondi PNRR e fondi europei. Presenterò inoltre nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri la legge sulla Space Economy, che avevamo previsto come collegato alla manovra economica nello scorso dicembre. Saremo i primi in Europa a dotarci di una legge organica in materia, in linea con quella di prossima presentazione da parte delle istituzioni europee, che normerà anche la presenza dei privati nello Spazio, oggi sempre più presenti in orbita e ancor più centrali rispetto alle dinamiche che caratterizzano questo settore”, ha precisato il ministro.
Zaia: “In Veneto una filiera di aziende pronte a sostenere lo sviluppo del grande business della space economy”
“Diventiamo sempre più grandi, e di anno in anno faremo diventare questo evento il riferimento principale delle tecnologie spaziali d’Europa. Grazie ai partner, ai buyer e a tutti coloro che stanno lavorando alla Space Meetings Veneto, che quest’anno ha raddoppiato i numeri della prima edizione registrando, ad oggi, 5mila incontri B2B con aziende dello spazio e non, 1700 persone accreditate e 500 giovani presenti. E con il progetto VeneTo Stars abbiamo creato un momento per far decollare le idee dei giovani innovatori europei, che qui in Veneto avranno l’opportunità di mettere a terra i loro progetti legati all’uso dei dati spaziali. Un terreno fertile con una filiera di aziende pronte a sostenere lo sviluppo del grande business della space economy”, ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, aprendo il meeting internazionale di Venezia.
Il Veneto – è stato rimarcato – è la terza regione in Italia nella filiera dell’Aerospazio. La nuova space economy vale qui circa 2,2 miliardi di euro di fatturato (+22% rispetto all’anno precedente di cui il 63% realizzato all’estero) e conta 260 aziende. Nel territorio regionale sono presenti eccellenze industriali in ogni comparto (come telescopi, telerilevamento, componentistica e sicurezza cibernetica) ed è già oggi un driver di crescita e di occupazione cruciale in grado di contaminare moltissimi altri settori quali agricoltura di precisione, medicina, automotive. La Rete innovativa regionale per l’aerospazio, la più rilevante realtà del settore in Veneto, che si occupa del trasferimento di tecnologie innovative tra settore aerospaziale e filiera industriale del territorio, comprende oltre a un Centro di Trasferimento Tecnologico, quattro Dipartimenti di Università del Veneto, la Fondazione UniVeneto e 56 imprese (di cui 49 PMI e 7 grandi imprese) con un coinvolgimento di circa 5.000 addetti e un fatturato di circa 1 miliardo di euro.
Valente (Asi): “L’ingresso dei privati nelle attività spaziali sosterrà l’impegno delle istituzioni per essere pronti alla nuova era dello spazio”
“Un futuro economico sempre più spinto e investimenti sempre più consistenti sono gli elementi fondanti della economia dello spazio nella quale stiamo entrando. Le cifre del settore sono in forte crescita e il contributo anche dei privati sarà parte necessaria per affrontare le sfide che abbiamo davanti. L’ingresso dei privati nelle attività spaziali sosterrà l’impegno delle istituzioni per essere pronti alla nuova era dello spazio. Le istituzioni avranno sempre più il ruolo di guida e di scelta strategica dei programmi, per indirizzare il settore. Ai soggetti privati spetta contribuire con una iniezione di investimenti dedicati. Per questo le partnership pubblico/privato sono parte di una visione al passo con i tempi per lavorare nello spazio. Questo è un modello vincente che nella missione Ax3 ha evidenziato tutta la sua portata. La grande collaborazione con tutte le istituzioni, in primo luogo con Aeronautica Militare ha dato vita a importanti programmi”, ha detto Teodoro Valente, Presidente Agenzia Spaziale Italiana – ASI.