“L’aerospazio è uno dei settori del futuro per il made in Italy. Da qui al 2026 abbiamo messo in campo 7,2 miliardi, tra progetti dell’agenzia spaziale europea e dell’agenzia spaziale italiana, fondi nazionali e fondi del Pnrr. Una massa di risorse significative per far diventare il nostro Paese leader nella space economy”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell’apertura dei lavori degli Stati Generali della Space Economy a Palazzo Lombardia.
Scarica in PDF il manifesto della Space Economy italiana 2024
Spazio, la legge quadro in Parlamento
“Tra poche ore inizia l’iter in Parlamento della legge quadro sulla Space economy, la prima legge nazionale sullo spazio che anticipa quanto vuole fare l’Europa e che regolamenta le attività dei privati e non soltanto degli Stati sullo spazio – ha aggiunto -. Una legge di cui l’Italia aveva bisogno e che oggi è assolutamente necessaria perché nello spazio vanno sempre più i privati: occorreva regolamentare”.
Space economy asset del Piano Mattei
La Space Economy “è uno degli asset fondamentali del Piano Mattei. Io stesso come autorità delegata allo spazio sono stato più volte in Paesi africani per raggiungere intese bilaterali attraverso la nostra agenzia spaziale italiana con quei paesi che incominciano ad affacciarsi sullo spazio – ha sottolineato Urso -. Lunedì sarò in Kenya per dare una nuova mission alla nostra base spaziale di Malindi, che poco più di 60 anni fa segnò l’accesso sullo spazio dell’Italia”.
“Questa leadership la possiamo riaffermare in maniera significativa grazie anche alla attività che sotto l’indirizzo di Giorgia Meloni abbiamo realizzato sullo spazio: leader a 360 gradi nella nuova economia che si sta sviluppando”, ha concluso.
Stati generali della Space Economy
Le linee guida e gli obiettivi strategici per il progresso futuro del settore spaziale in Italia sono stati messi a punto nel corso della due giorni degli stati generali della Space Economy. Al termine dei lavori, svoltisi a Torino e Milano, è stato presentato il manifesto della Space Economy 2024.
Teodoro Valente (ASI): ‘Comparto in crescita’
“Si tratta di un comparto in crescita – spiega il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente – e in cui l’Italia può vantare una ben precisa strategia nazionale. Grazie alla quale, rispetto ad un investimento di 3,1 miliardi nell’ultima Ministeriale Esa del 2022, il Paese si è visto assegnare dall’Europa risorse superiori, oltre 100 milioni in più rispetto a quanto impegnato”.
Tradizione antica, quella italiana nel cosmo, terzo paese al mondo a mandare in orbita un satellite (accadeva 60 anni fa, il 15 dicembre del 1964), alle spalle soltanto di Unione Sovietica e Stati Uniti, che tuttavia mettevano in campo budget ben superiori. “Settore in cui oggi possiamo vantare una presenza a 360 gradi – aggiunge Valente – presidiando tutte le aree rilevanti, dall’osservazione della Terra alla costruzione di satelliti, dalle comunicazioni ai lanci e alla messa in orbita”.
Intergruppo Parlamentare per la Space Economy
L’evento, promosso dall’Intergruppo Parlamentare per la Space Economy, ha visto un confronto tra istituzioni, aziende e rappresentanti dell’industria spaziale, dell’economia e dell’alta formazione e ricerca, con l’obiettivo di affrontare in maniera sinergica le sfide e le opportunità offerte dal settore.
L’intergruppo, composto da 39 deputati e senatori, si propone di promuovere politiche che favoriscano la crescita e l’innovazione nel comparto. Il governo ha anche annunciato un sostegno significativo alle startup del settore, con 1,5 miliardi di euro destinati alla crescita di un “campione nazionale” nel campo dell’intelligenza artificiale. Questo investimento si inserisce in un più ampio piano di sviluppo che coinvolge diverse iniziative governative, mirate a stimolare l’innovazione e la competitività.
Andrea Mascaretti (Intergruppo Space Economy): ‘Settore in pieno sviluppo’
L’importanza del settore è stata sottolineata anche da Andrea Mascaretti, presidente dell’intergruppo parlamentare per la Space Economy. “Per la prima volta in Italia come intergruppo parlamentare abbiamo riunito negli Stati Generali della Space Economy tutta l’Italia dello Spazio, tutti gli stakeholder istituzionali, del mondo dell’impresa, della finanza, dell’alta formazione e della ricerca interessati alla crescita di un settore in continuo sviluppo”, ha detto.
“L’Italia si posiziona come leader nella costruzione di moduli spaziali, con oltre il 40% del volume abitabile della Stazione spaziale internazionale di produzione italiana. Questo primato sottolinea le competenze e le potenzialità del paese nel settore aerospaziale, che si sta rapidamente evolvendo in una nuova economia spaziale”.
Spazio: Cattaneo (FI) ‘E’ nuova frontiera sicurezza nazionale’
“Noi dell’Intergruppo parlamentare per la ‘space economy’ crediamo fortemente che lo spazio sia una nuova frontiera di sicurezza nazionale, che porta con sé conseguenze geo politiche e sviluppo industriale, temi di cui si parla poco quando si tratta l’argomento. Oggi lo abbiamo fatto in maniera concreta, mettendo in fila le priorità e i temi più importanti”. Così Alessandro Cattaneo, deputato e responsabile FI Dipartimenti. “E’ stato per me un piacere poter moderare la sessione dedicata a Difesa, Cybersicurezza e Intelligence – aggiunge – per lo spazio nell’ambito degli stati generali della ‘space economy’, che ha visto la presenza del generale Franco Federici e quella di Lorenzo Guerini, presidente Copasir, insieme al sottosegretario alla Difesa Perego di Cremnago, e oltre a tantissimi stakeholder privati e istituzionali in occasione importante come questa”.
“L’Intergruppo parlamentare rappresenta il contesto ideale perché nasce come punto di dialogo per trovare un denominatore comune ad un livello molto alto. Il passo in avanti sostanziale da fare insieme riguarda la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, che deve sapere l’importanza dello spazio in rapporto a tutto quello che ci riguarda”, conclude Cattaneo.
Spazio: Zoppas (Ice), frontiera promettente per nostro export
“La space economy rappresenta una delle frontiere più promettenti e innovative del nostro tempo. In Italia, il nostro export nella space economy ammonta a 7 miliardi e mezzo di euro, in un totale dell’export del Made in Italy che nel 2023 ha raggiunto i 625 miliardi, e questa cifra è destinata a crescere ulteriormente. Stiamo parlando di una rivoluzione epocale all’interno della quale non possiamo non esserci”. Lo ha detto Matteo Zoppas, presidente Ice, intervenuto agli Stati Generali della Space Economy. Secondo Zoppas, “per affrontare questa trasformazione e cogliere le opportunità che ci si presentano, è essenziale che tutti gli attori del sistema operino in sinergia. Tra questi – sottolinea – in primis le associazioni di categoria, ma anche il Sistema Paese, composto da Sace, Simest, Cdp e Ice stessa che dispone di strumenti preziosi e altamente efficaci per supportare il comparto. Attraverso i nostri uffici nel mondo facilitiamo l’incontro tra domanda e offerta nel settore aerospaziale”.
E prosegue: “Nel 2023, abbiamo realizzato 30 iniziative per il sistema aerospazio in 15 mercati e un incoming di 150 buyer esteri alle manifestazioni sul nostro territorio. Ma non solo, quest’anno il nostro focus sarà dedicato allo IAC 2024 per cui organizzeremo una missione di incoming per promuovere la supply chain del nostro Paese, permettendo alle tante aziende di subfornitura del comparto di sviluppare contatti con il maggior numero di grandi committenti esteri”.
Space Economy, i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi sono 415 le aziende italiane attive nell’industria spaziale, un comparto che vale 3 miliardi di euro e che è destinatario entro il 2027 di 7,5 miliardi di investimenti. La filiera spaziale italiana, che impiega oltre 11mila lavoratori, rappresenta per dimensioni delle imprese che ne fanno parte, uno spaccato peculiare del tessuto produttivo italiano: il 6% di esse sono aziende di grandi dimensioni, il 90% piccole e medie imprese e il restante 4% comprende piccole startup impegnate nella ricerca e nell’innovazione.
Numeri questi che testimoniano l’importanza di un settore che a livello globale vale oltre 630 miliardi di dollari, con una previsione di crescita del 9% annuo composto fino al raggiungimento di 1.800 miliardi di dollari entro il 2035. In virtù del ruolo sempre più strategico ricoperto dal comparto e delle prospettive di sviluppo futuro, il consiglio dei ministri ha prodotto lo scorso 20 giugno, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, la prima legge quadro italiana sullo Spazio e sulla Space Economy che sta per approdare in Parlamento per l’iter di approvazione.
Il manifesto della space economy
Nel manifesto della space economy 2024 si evidenzia che l’Italia considera lo Spazio un settore altamente strategico, per la sua connotazione tecnologica, forte e innovativa.
Per il settore, secondo quanto emerge dal documento illustrato al termine degli stati generali della space economy, l’Italia intende rafforzare la propria posizione nell’ambito delle politiche europee dello spazio; sostenere le Regioni e i distretti aerospaziali come motore della space economy; favorire investimenti e finanziamenti nella space economy; sostenere la formazione del capitale umano per lo sviluppo dell’industria e dei servizi in ambito spaziale.
AI applicata alla space economy
Tra gli obiettivi che si vogliono raggiungere c’è anche quello di sfruttare tutte le potenzialità dell’intelligenza artificiale applicata in sicurezza alla space economy; proteggere le infrastrutture spaziali italiane e garantire l’autonomia strategica del Paese per l’accesso e l’uso sicuro dello spazio e favorire l’accesso alle opportunità della space economy anche alle aziende non-spazio.
Agli stati generali della space economy hanno partecipato, tra gli altri, il ministro delle Imprese e del Made In Italy Adolfo Urso; il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Regione Piemonte Alberto Cirio e Andrea Mascaretti, presidente intergruppo parlamentare per la space economy.
Scarica in PDF il manifesto della Space Economy italiana 2024