manca ancora ammissibilità

Space economy, non soltanto Starlink nel Ddl Spazio

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Manca ancora l’ammissibilità, ma sono diversi gli spunti che emergono dagli emendamenti presentati dai partiti. Dalla proposta di una costellazione made in Italy in orbita bassa, al veto sui fondi del Pnrr per il satellite al tema della governance e delle startup.

Non c’è soltanto Starlink nel Ddl Spazio all’esame della Camera. Manca ancora l’ammissibilità, ma sono diversi gli spunti che emergono dagli emendamenti presentati dai partiti. Fra questi, il primo fra tutti il progetto di prevedere un finanziamento di 800 milioni di euro complessivi al 2028, per la realizzazione di una costellazione italiana in orbita bassa ad uso istituzionale e civile, avanzata da Luca Squeri Forza Italia (24 bis).

Costellazione italiana in orbita bassa

“Nella selezione degli appaltatori e dei partner privati è applicato il principio del favor per le piccole e medie imprese, assicurando la valorizzazione di eventuali investimenti sostenuti da finanziamenti pubblici, nell’ottica della ricaduta occupazionale con profili di alto livello”, si legge nell’emendamento.

Un fondo per la Space Economy

L’articolo 23 prevede la creazione di un Fondo per l’Economia dello Spazio: 20 milioni di euro per il 2024 e 35 milioni di euro per il 2025, con proposte di aumento a 300 milioni di euro per il 2025 e 340 milioni di euro per il 2026. ​L’articolo 23-bis propone:

  1. Credito d’imposta per la formazione del personale: 250 milioni di euro per il 2025 e 330 milioni di euro annui a decorrere dal 2026. ​
  2. Credito d’imposta per progetti di ricerca: 250 milioni di euro per il 2025 e 340 milioni di euro annui per il 2026 e 2027. ​
  3. Agevolazioni fiscali e contributive per aree interne: 300 milioni di euro per il 2025 e 500 milioni di euro a decorrere dal 2026. ​
  4. Fondo per la formazione in nuove tecnologie: 500 milioni di euro per il 2025. ​
  5. Totale oneri: 1,200 miliardi di euro per il 2025, 1,350 miliardi di euro per il 2026 e 1,500 miliardi di euro per il 2027. ​

M5S, altolà ai fondi Pnrr per il satellite

Il M5S punta sull’esclusione dei fondi del Pnrr per finanziare l’uso del satellite nelle aree grigie: “Resta esclusa la riallocazione delle risorse del PNRR riservate alla Missione 1, Componente 2, Investimento 3 “Reti ultraveloci (banda ultra-larga e 5G)” per il finanziamento di servizi di connettività delle aree grigie del territorio nazionale mediante tecnologie satellitari di operatori terzi”.

Golden power, startup e governance dello Spazio

C’è poi la proposta di estendere la disciplina del Golden power al settore dell’aerospazio e la proposta di istituire un Fondo di garanzia per micro e piccole imprese, start-up, università e centri di ricerca: 300 milioni di euro per il 2025 e 500 milioni per il 2026. ​Infine, la proposta di affidare al Ministero della Difesa il coordinamento delle attività spaziali.

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