Audiovisivo

‘Sostenere le sale per rilanciare il cinema’. Intervista a Carlo Bernaschi (ANEM)

a cura di Paolo Anastasio |

Prezzi scontati da oggi fino al 14 aprile in occasione dell’iniziativa ‘CinemaDays’. Carlo Bernaschi, presidente dell’ANEM: ‘Riteniamo fondamentale ridurre il carico della fiscalità locale sui cinema’.

Il cinema torna al centro delle politiche del Governo. Un cambio di rotta rispetto al passato, che vede il mondo dell’audiovisivo tornare dopo anni alla ribalta dell’azione dell’esecutivo, con interventi mirati per ridare fiato economico al settore dopo anni di crisi. Ne abbiamo parlato con Carlo Bernaschi, presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Multiplex (ANEM), che sottolinea il ruolo strategico delle sale per la industry.

Key4biz. Dopo anni, il cinema torna al centro delle politiche culturali del nostro paese. Cos’è cambiato rispetto al passato?

Carlo Bernaschi. Sì è vero e questo cambiamento è rappresentato da due principali novità. La prima è che il Ministro Franceschini ha deciso che i settori del cinema e dell’audiovisivo devono rientrare in maniera concreta nelle politiche strategiche del nostro paese. La stessa card per i diciottenni, di cui auspichiamo una rapidissima implementazione, è il segno di un radicale cambiamento di rotta rispetto al passato e a beneficio della Cultura.

Questo passaggio politico di svolta è di tale concretezza che il Ministro ha promosso, come ormai è noto a tutti, un’iniziativa legislativa che andrà a riformare l’intero sistema dell’industria del cinema in Italia. La seconda novità è che questo disegno di legge arriva in un momento in cui l’intero esercizio italiano è unito e sta lavorando insieme per promuovere delle soluzioni che possano tornare a far crescere la prima “vetrina” del prodotto d’intrattenimento cinematografico, cioè la sala.

Key4biz. In questo contesto, quali sono le opportunità per il rilancio dell’esercizio?

 

Carlo Bernaschi. Nell’attuale scenario, il disegno di legge promosso dal Ministro Franceschini rappresenta sicuramente l’opportunità di poter riavvicinare l’intera filiera cinematografica all’interno di un momento di confronto costruttivo che ci vede tutti coinvolti nel rilancio del settore cinema nel nostro paese, attraverso anche una più ampia disponibilità finanziaria, circa 150 milioni di euro in più rispetto al passato, che permetterà di riequilibrare le disomogeneità dell’attuale intervento pubblico che, nel sistema vigente, è penalizzante in particolare per le sale cinematografiche. I cinema svolgono un importante ruolo di funzione pubblica e sociale essendo uno dei principali luoghi di aggregazione culturale degli italiani. Per rilanciare l’intero sistema, bisogna investire di più, con politiche mirate ed efficaci, a sostegno dell’esercizio come accade già ad esempio in Francia.

 

Key4biz. Quali sono le grandi novità della proposta del Ministro Franceschini?

 

Carlo Bernaschi. Abbiamo potuto notare che nel disegno di legge sono presenti molte delle istanze sostenute da tempo dall’esercizio cinematografico e che, rispetto ai precedenti provvedimenti, prevedevano aggiornamenti delle leggi cinema del passato o introducevano strumenti parzialmente innovativi di sostegno. Oggi, l’attuale proposta riforma l’intero sistema cinema. Quindi, oltre a riorganizzare ed ammodernare tutti i sistemi di intervento, il disegno di legge interviene sul buon funzionamento del sistema a tutto tondo: concorrenza e poteri dell’AGCOM, pubblico registro cinematografico, censura, rapporti con le televisioni ma anche con le regioni.

 

Key4biz. E dal punto di vista del sostegno economico?

 

Carlo Bernaschi. Più che apprezzabile è anche il complessivo intervento finanziario e lo strumento innovato per la sua attuazione: il Fondo per l’audiovisivo verrà alimentato dal prelievo sul gettito IVA e IRES di tutte le imprese che utilizzano contenuti cinematografici ed audiovisivi, così superando e risolvendo anche l’annoso problema dell’introduzione di una tassa di scopo, di difficile introduzione nel contesto di crisi che stiamo vivendo in questi anni. Inoltre, il disegno di legge completa e migliora le misure di recentemente introdotte nella legge di stabilità per il 2016 e trae anche spunti dai contenuti della proposta di legge della Senatrice Di Giorgi, di cui stiamo seguendo l’iter presso il Senato della Repubblica e con cui si è avviato un importante dibattito in materia.

Key4biz. Rispetto al provvedimento, l’esercizio cinematografico cosa segue con particolare attenzione?

 

Carlo Bernaschi. L’esercizio cinematografico italiano in questo momento è sicuramente interessato ai crediti d’imposta per la programmazione dei film nazionali e quindi al mantenimento nonché rafforzamento di questo strumento, che riteniamo virtuoso e complementare al meccanismo di sostegno alla produzione. Di particolare rilevanza anche il ricorso agli interventi selettivi per il sostegno alla programmazione di qualità e alle sale d’essai e soprattutto l’introduzione di un fondo straordinario pari a 30 milioni di euro per il primo triennio finalizzato all’aumento degli schermi cinematografici nelle aree carenti che consentirà una più diffusa e omogenea distribuzione delle sale cinematografiche sul territorio nazionale.

Key4biz. Quali sono le tematiche ancora aperte che l’esercizio cinematografico porterà avanti?

 

Carlo Bernaschi. In primo luogo siamo convinti che, per segnare un definitivo passo di discontinuità rispetto al passato, bisognerebbe prevedere una quota fissa dell’istituito Fondo per l’Audiovisivo (ex articolo 11 della proposta Franceschini – Atto Senato 2287) non inferiore al 25% del totale a favore delle sale. Sarebbe un segnale importante per strutturare un percorso pluriennale di sostegno all’esercizio e consentire nuovi investimenti in questo settore.

Key4biz. E poi?

Carlo Bernaschi. In secondo luogo, riteniamo fondamentale ridurre il carico della fiscalità locale sui cinema. L’incremento dei tributi locali è stato pari al 300/400% (IMU/TASI/TARI) e ciò ha portato alla chiusura o alla lenta agonia di numerose sale che soffrono il peso della burocrazia fiscale. Tale imposizione non tiene in debito conto la peculiarità delle sale: esse hanno bisogno di grandi superfici e volumi indispensabili affinché il servizio reso garantisca le condizioni indispensabili di sicurezza, requisiti tecnici e di comfort. Per le nostre imprese, l’immobile non costituisce un bene strumentale, ma è l’essenza stessa dell’attività. Durante i dibattiti per la legge di Stabilità 2016 le Commissioni parlamentari di Camera e Senato hanno impegnato il Governo a valutare azioni concrete che vadano nella direzione di un’eliminazione o riduzione della tassazione locale sulle sale cinematografiche e teatrali. È evidente che su questo tema vanno trovate delle risposte per dare seguito all’obiettivo del Governo di promozione di politiche culturali per il Paese.

Key4biz. Oggi (11 aprile) prende il via l’iniziativa “CinemaDays” promossa da ANEC, ANEM e ANICA e rivolta al grande pubblico. Dopo il successo della precedente edizione, cosa vi aspettate?

 

Carlo Bernaschi. L’iniziativa, che consentirà al grande pubblico di andare in sala dall’11 al 14 aprile al prezzo di soli 3 euro, segue il successo dell’edizione autunnale che ha portato al cinema quasi due milioni di persone. Siamo molto fiduciosi della risposta del pubblico pur tenendo ovviamente presente la differente collocazione temporale di questa nuova edizione. L’auspicio è di avvicinare al grande schermo quegli spettatori che solitamente non frequentano la sala cinematografica. Iniziative di questo tipo sono importanti e necessarie poiché vanno a rafforzare il rapporto tra il consumatore e il cinema.

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