Rubrica settimanale #SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe.
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La Nigeria, il maggiore mercato delle telecomunicazioni in Africa, si è unita all’elenco dei Paesi del cosiddetto Continente Nero che prevedono pene detentive per i funzionari degli operatori di Telefonia Mobile che non rispettano gli standard previsti in materia di Qualità di Servizio.
La Qualità di Servizio, in ambito di Internet Mobile, è stata oggetto di un approfondimento in tre puntate pubblicato nella rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz.it ed SosTariffe.it.
Si ricorda che i servizi di comparazione delle offerte di Telefonia Mobile e di Internet Mobile curati dagli esperti di SosTariffe.it permettono di confrontare tutte le soluzioni di mercato confezionate in Italia dagli operatori di telecomunicazioni e di individuare le proposte che meglio rispondono alle proprie esigenze.
CPC (Consumer Protection Council), l’autorità nigeriana garante della concorrenza e del mercato che fa capo ad FMTI (Federal Ministry of Industry, Trade & Investment), il Ministero Federale dell’Industria, del Commercio e degli Investimenti, ha messo sull’avviso gli operatori di telecomunicazioni che presto riceveranno denunce penali.
Secondo CPC, l’assenza di punizioni severe per gli operatori di telecomunicazioni che non rispettano gli standard di Qualità di Servizio ha generato una situazione in cui i consumatori sprecano i loro soldi perché sono spesso alle prese con cadute di linea, telefonate e messaggi di testo non richiesti e crediti che si esauriscono senza fruire dei servizi sottoscritti.
In molti Paesi africani, le autorità e i ministeri competenti ritengono che gli operatori di telecomunicazioni non abbiano investito risorse a sufficienza per garantire ai consumatori servizi di qualità.
Già lo scorso anno, la NCC (Nigerian Communications Commission), l’equivalente nigeriano di AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), ha imposto agli operatori di telecomunicazioni di non registrare nuovi abbonati sino a quando le reti non fossero state migliorate.
Negli ultimi quattro anni, gli operatori di Telefonia Mobile attivi in Nigeria e in altri Paesi africani, hanno ingaggiato una guerra dei prezzi che ha portato sì i consumatori a sottoscrivere i servizi offerti con un minor impegno di spesa, ma anche a una grave congestione delle reti.
Le prove QAT (Quality Assurance Test) condotte dalle autorità di regolamentazione in molteplici Paesi africani hanno dato risultati negativi per tutti gli operatori sottoposti ai test: nessuna compagnia di telecomunicazioni è stata in grado di soddisfare i requisiti di Qualità di Servizio previsti nei contratti.
Nonostante le numerose sollecitazioni a migliorare le reti e le pesanti multe comminate agli operatori, la situazione è rimasta pressoché invariata. Ecco perché, prima in Tanzania e in Zambia, e ora anche in Nigeria, le autorità di regolamentazione intendono portare gli operatori in tribunale.
Non assicurare la Qualità di Servizio prevista nei contratti significa rubare soldi ai clienti, sostengono le autorità di regolamentazione africane.
La ZICTA (Zambia Information and Communication Technology Authority) ha già trascinato nelle aule dei tribunali gli operatori Airtel, MTN e Zamtel. In Tanzania, al verificarsi di guasti di rete privi di adeguata spiegazione, i funzionari degli operatori di telecomunicazioni possono finire in prigione per almeno sei mesi.
Secondo Edith Mwale, analista in forze all’Africa Center for ICT Development, la decisione assunta da CPC sarà fatta propria altre autorità di regolamentazione africane, perché la Nigeria è il maggiore mercato per le telecomunicazioni nel continente, sia in termini di sottoscrizioni che di investimenti.
Fonti e risorse:
Nigeria joins list of African countries threatening prison sentences for mobile operators
CPC (Consumer Protection Council)
FMTI (Federal Ministry of Industry, Trade & Investment)
ZICTA (Zambia Information & Communications Technology Authority)