Rubrica settimanale #SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe.
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Lo spettro radio come il cosiddetto oro nero. Anzi, più prezioso del petrolio. Ne è convinto Ulf Ewaldsson, vicepresidente senior e CTO di Ericsson, fra i maggiori fornitori di tecnologie e servizi di comunicazione, intervenuto al Mobile World Congress 2015 (2-5 marzo) andato in scena alla Fira Gran Via di Barcellona, Spagna.
Ericsson è stata protagonista del Mobile World Congress 2015 su più fronti. L’azienda ha illustrato i numeri del mercato della telefonia mobile e della banda larga mobile relativi al quarto trimestre del 2014 e ha fornito previsioni sull’evoluzione del mercato medesimo da qui ai prossimi cinque anni.
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A Barcellona, Ericsson ha presentato anche i risultati ottenuti in materia di 5G attraverso i banchi di prova sviluppati per il 5G-LTE Dual Connectivity e il 5G Multipoint Connectivity.
Con il 5G-LTE Dual Connectivity è possibile fare in modo che un dispositivo mobile 5G si muova tra le aree coperte da accesso radio LTE (Long Term Evolution) e 5G e stabilisca connessioni simultanee con entrambe le reti per garantire servizi senza soluzione di continuità.
Attraverso il 5G Multipoint Connectivity, invece, un dispositivo mobile 5G può connettersi a due stazioni base 5G in simultanea e beneficiare quindi di un miglioramento delle prestazioni.
Affinché le soluzioni tecnologiche in oggetto trovino piena applicazione in ambito consumer e business – e per rispondere alla crescente domanda di traffico wireless – è necessario sviluppare e attuare politiche di utilizzo efficiente dello spettro radio.
Lo spettro radio è infatti la base per le comunicazioni senza fili trasmesse su reti Wi-Fi e reti cellulari, e costituisce una risorsa essenziale per la radiodiffusione, la produzione industriale, i trasporti, la difesa, i servizi di emergenza e la protezione ambientale.
Lo spettro radio è però una risorsa naturale finita, sebbene riutilizzabile. Ecco perché Ewaldsson tira in ballo il petrolio.
Nel mercato delle telecomunicazioni, lo spettro radio assumerà un valore paragonabile o addirittura superiore a quello già assunto dal petrolio nei mercati dell’energia e delle materia plastiche.