Le telco europee devono puntare su tariffe per il mobile video e proporre quindi piani dati in grado di sostenere il crescente consumo di servizi di video streaming, live streaming e social video. È quanto suggerisce Huawei in un nuovo studio intitolato Mobile Video Report: Business Models Innovation Drives Mobile Video Monetization.
Abbracciare modelli di business capaci di intercettare appieno la crescente domanda di mobile video consentirà agli operatori di telefonia attivi in Europa occidentale di monetizzare la medesima, sostiene la società con base a Shenzhen, Cina, specializzata in prodotti, sistemi e soluzioni di rete e telecomunicazioni.
Prima di illustrare le principali evidenze del rapporto firmato Huawei, si ricorda che è possibile confrontare tutte le soluzioni di mercato disponibili in Italia per fruire di servizi voce, messaggistica e dati su mobile attraverso il servizio di comparazione delle offerte di Telefonia Mobile curato dagli esperti di SosTariffe.it.
Le reti cellulari dispiegate in Europa sono pronte per il mobile video, stando al modello Mobile Video Maturity Scorecard sviluppato da Huawei per identificare i punti di forza e le priorità per gli operatori nei diversi mercati. Modello illustrato dal gruppo cinese lo scorso giugno, in un documento intitolato Mobile Video Report – a Key Driver of Mobile Market Value.
Il Mobile Video Maturity Scorecard fotografa un’Europa occidentale in buona salute per quanto concerne i principali indicatori di settore, con particolare riferimento alla penetrazione degli smartphone, alla copertura della tecnologia 4G LTE (Long Term Evolution) e alla penetrazione del Wi-Fi.
La salute dell’Europa occidentale diventa ottima se si guarda ai piani dati per il mobile, più accessibili sotto il profilo economico rispetto a quelli proposti in Nord America. Il prezzo medio per 5GB di traffico dati, infatti, risulta inferiore.
In materia di sostegno al crescente consumo di mobile video e di monetizzazione del medesimo, tuttavia, gli operatori di telefonia mobile attivi in Europa occidentale appaiono in ritardo rispetto a quelli presenti in Nord America e nei Paesi a economia avanzata dell’area Asia Pacifico (APAC), evidenzia Huawei.
Per spiegare il ritardo, la società cinese chiama in causa fattori quali una popolazione più vecchia, poco avvezza al mobile video, e politiche di regolamentazione nazionali e sovranazionali restrittive, che in qualche modo soffocano il pieno espandersi del mercato.
Huawei chiama in causa, però, anche gli stessi operatori di telefonia mobile, “colpevoli” di non aver ancora intercettato la crescente domanda di mobile video e proposto tariffe incentrate sul consumo di contenuti video tramite smartphone e tablet.
Il gruppo di Shenzhen illustra alcuni casi studio riguardanti modelli di business e politiche commerciali che hanno sinora funzionato: Binge On di T-Mobile e go90 di Verizon negli USA; il portale video di LG Uplus in Corea del Sud; le offerte bundle di Vodafone per NOW TV e Sky Sports Mobile TV nel Regno Unito.
Le analisi di mercato e i casi studio hanno consentito a Huawei di stilare una sorta di vademecum utile per gli operatori wireless che vogliono sostenere e monetizzare il mobile video. La società cinese suggerisce:
- piani dati senza limiti
- tariffe confezionate su misura per il mobile video
- piani dati sponsorizzati
- piani premium per video di alta qualità
Tariffe e offerte di siffatta natura, tuttavia, non sono sufficienti per sostenere e monetizzare il mobile video. Gli operatori wireless, infatti, devono curare anche il contenuto. Huawei suggerisce, a tal proposito, di stringere accordi con fornitori di settore e di sviluppare app in proprio.
Fonti e risorse:
Huawei Releases New Report on Mobile Video at European Mobile Video Forum (Huawei, Comunicato Stampa)
Mobile Video Report: Business Models Innovation Drives Mobile Video Monetization (Huawei, Studio)
Mobile Video Report – a Key Driver of Mobile Market Value (Huawei, White Paper)