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SosTech. La guerra delle tv inizia quest’autunno

Se credete che il vostro rientro al lavoro di settembre sia stressante, pensate a come devono sentirsi manager e dirigenti delle grandi società dei media in streaming, che si giocano buona parte delle loro carriere proprio nelle prossime settimane. Già, perché se a Netflix, finora incontrastato sovrano delle serate pizza-e-divano, si aggiungono pezzi da novanta come Disney e Apple, la concorrenza per accaparrarsi ogni spettatore con le proprie proposte diventa davvero soffocante. E per il consumatore, la paura è quella di essere obbligati a stipulare non un solo abbonamento, ma due, tre o anche quattro, con un’offerta di contenuti tanto vasta quanto spezzettata.

Come se la passa Netflix

Iniziamo con Netflix, leader mondiale della tv streaming da vedere dove si vuole – televisione, tablet, smartphone, basta avere una connessione, possibilmente in fibra ottica (su SosTariffe.it trovate tutte le proposte più convenienti di quest’autunno 2019). Un inizio d’estate turbolento, considerando che l’aumento del prezzo degli abbonamenti (anche in Italia), unito ad avversari sempre più credibili, ha portato a una crisi, non irreversibile ma significativa: nel secondo quarto, i ricavi rispetto all’anno scorso sono scesi da 384 milioni di dollari a 271 milioni, e l’aumento di spettatori paganti è stato di “soli” 2,7 milioni, rispetto ai 5 che si aspettavano. Addirittura in USA rispetto al primo trimestre del 2019 c’è stato un lievissimo calo degli abbonati, anche se l’azienda non sembra mostrarsi preoccupata più di tanto – almeno per ora – sulla concorrenza e interpreta il risultato negativo con una programmazione non in grado di convincere i clienti. Una situazione inevitabile, considerando che la tanto sbandierata mancanza di obbligo di rinnovo dopo ogni mese, punto forte della televisione in streaming, è effettivamente sfruttata a dovere dagli utenti.

Netflix ha cominciato a respirare solo nel terzo quarto del 2019: merito, secondo gli analisti, della terza stagione di Stranger Things. I ragazzi di Hawkins hanno infatti regalato al servizio streaming un +6% nei download dell’app rispetto allo stesso quarto del 2018 e ben il +13% rispetto al secondo quarto di quest’anno. Un dato che tranquillizza anche chi ama seguire le vicende di Finn Wolfhard e del resto della banda, visto che Netflix non fermerà il suo gioiello troppo presto. Soprattutto quando le alternative, per lo spettatore poco interessato, non mancano.

Il debutto della corazzata Disney+

E veniamo quindi a Disney, che ha deciso di entrare nel mercato della televisione in streaming con la sicurezza di chi detiene i diritti di una fetta immensa dell’intrattenimento mondiale. Due nomi: Marvel e Star Wars, che da soli sono in grado di generare una quantità di indotto da far girare la testa. Il debutto di Disney+ è sicuramente la novità più attesa dell’anno, anche considerando un prezzo che più aggressivo non si potrebbe: 6,99 dollari al mese o 69,99 dollari l’anno, con una visione in contemporanea su quattro account e la possibilità di creare fino a 7 account diversi. E il catalogo è davvero ricchissimo, non solo di quanto già visto (tra cui tutto il MCU fino ad Avengers: Endgame compreso): in area Marvel tra le serie originali ci sono Moon Knight, Ms. Marvel, She-Hulk, The Falcon and the Winter Soldier, l’attesissima Loki con Tom Hiddleston, Wandavision, What If?,il reportage Marvel’s Hero Project; e per quanto riguarda Star Wars, oltre ovviamente a tutti i film della serie (compreso Episodio IX) arrivano The Mandalorian e la settima stagione di Clone Wars.

Ma qualche spina c’è anche in casa Disney: il mancato accordo tra il colosso dell’intrattenimento e un altro gigante, Sony, porta clamorosamente fuori dal Marvel Cinematic Universe uno dei suoi rappresentanti più illustri, l’Uomo Ragno. Spiderman infatti pare destinato ad animare una nuova serie di film e contenuti multimediali tutta sua e indipendente, senza i crossover che avevamo visto da quando Peter Parker, pupillo di Tony Stark, è Tom Holland.

Le ultime novità su Apple TV+

Infine Apple, che ha appena divulgato, nell’appena concluso evento di presentazione dei nuovi iPhone (e iPad, e Apple Watch), nuove informazioni su Apple TV+: un prezzo davvero competitivo (a fronte di un’offerta che, va detto, sarà sicuramente molto inferiore rispetto a quella degli specialisti del settore), 4,99 euro al mese, per il servizio di streaming made in Cupertino a base di show originali che debutterà il prossimo 1° novembre in oltre 100 Paesi, tra cui, per una volta, anche l’Italia.

Tra i prodotti di punta al lancio, la serie See con Jason Momoa, di genere fantascientifico, su un lontano futuro in cui l’umanità ha perso il senso della vista; The Morning Show, con Jennifer Aniston e Reese Whiterspoon, ambientato dietro le quinte di uno show televisivo del mattino; Dickinson, sulla vita della celebre poetessa; e poi ancora For all mankind, Helpsters, Ghostwriter, il documentario La madre degli elefanti, il cartone Snoopy nello spazio e, ultimo non certo per prestigio, l’atteso programma della regina della tv a stelle e strisce, Oprah Winfrey, che incontrerà i più prestigiosi autori della letteratura internazionale. Non solo: l’account da 4,99 euro è familiare, per fino a 6 persone, con prova gratuita di 7 giorni ma soprattutto un anno gratis per chi acquista prodotti Apple dagli iPhone fino ai MacBook Pro.


La risposta made (quasi) in Italy

E in Italia? Lo streaming tricolore si chiama soprattutto Now TV, di Sky, e DAZN, e qui sembra che il motto sia “l’unione fa la forza” contro le grandi aziende d’oltreoceano: a testimoniarlo il nuovo canale DAZN1, in questi giorni offerto a titolo gratuito per chi è utente Extra di Sky (Now TV rimane fuori, quindi) con i pacchetti Sky Calcio e Sky Sport da più di 3 anni. Lo sport (appannaggio soprattutto di Hulu ed ESPN negli USA) è al centro dell’offerta, ma nel caso di Now TV anche il cinema e le serie tv, con due pacchetti ricchi di esclusive (ma che, attivati insieme, hanno un costo pari al doppio rispetto a un servizio di streaming medio).

La battaglia è quindi alle porte, e novembre si preannuncia un mese molto interessante, anche considerando che Netflix non rimarrà certo a guardare, proponendo un autunno ricco di novità. Basteranno a fermare l’esodo?

Fonti:

https://www.statista.com/chart/17439/share-of-us-households-with-the-following-subscriptions/

https://blog.globalwebindex.com/chart-of-the-week/broadcast-tv-2019/

https://www.cinemablend.com/television/2479396/stranger-things-season-3-apparently-gave-netflix-a-much-needed-subscriber-boost

https://www.tomshw.it/culturapop/disney-plus-come-funziona/

https://www.apple.com/it/apple-tv-plus/

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