Gli operatori di rete, si tratti di ISP (Internet Service Provider), ASP (Application Service Provider), NSP (Network Service Provider) o fornitori CDN (Content Delivery Network), dovrebbero implementare tecniche di differenziazione del traffico Internet efficaci e flessibili, secondo gli esperti di BITAG (Broadband Internet Technical Advisory Group).
BITAG è una organizzazione non-profit che si propone di generare consenso sulle pratiche di gestione delle reti a banda larga e altre questioni tecniche che possono influenzare l’esperienza sperimentata dagli utenti di Internet. Tra le fila della stessa, figurano Google, Disney, Cisco, CDT (Center for Democracy & Technology), AT&T e Verizon.
Prima di illustrare le raccomandazioni di BITAG, si ricorda che è possibile affidarsi ai servizi di comparazione delle offerte ADSL e delle offerte Internet Mobile curati dagli esperti di SosTariffe.it per confrontare tutte le soluzioni di accesso a banda larga fissa e a banda larga mobile disponibili in Italia.
Le raccomandazioni di BITAG sono contenute nel rapporto Differentiated Treatment of Internet Traffic elaborato dal TWG (Technical Working Group) dell’organizzazione medesima.
La differenziazione del traffico Internet è da tempo all’attenzione degli addetti ai lavori e di recente è stata protagonista anche del dibattito sorto attorno alle decisioni assunte da FCC (Federal Communications Commission) in materia di Net Neutrality.
Il rapporto firmato BITAG si concentra tuttavia soltanto sulle questioni tecniche connesse alla differenziazione del traffico Internet e non analizza i temi di natura politica, giuridica ed economica.
Nel rapporto, gli esperti affrontano la differenziazione nelle reti IP (Internet Protocol) e le tecniche impiegate nelle varie architetture di rete, e forniscono osservazioni e raccomandazioni, basate anche su casi di studio ed esempi allegati al documento.
La prima raccomandazione ha a che fare con la trasparenza. Gli operatori di rete dovrebbero fornire informazioni sulla differenziazione del traffico Internet adottata dagli stessi. Nello specifico, dovrebbero indicare le pratiche che influenzano l’esperienza degli utenti finali, in maniera esaustiva e facilmente accessibile (tramite una pagina web, per esempio).
Le informazioni fornite dovrebbero inoltre indicare le conseguenze che la differenziazione del traffico Internet attuata per un determinato tipo di servizio (per esempio, lo streaming video) può generare sulla esperienza di fruizione di altri servizi.
La seconda raccomandazione è inerente alle prestazioni. Gli operatori di rete dovrebbero implementare pratiche di gestione delle risorse che garantiscano efficienza e flessibilità. Per esempio, per ridurre al minimo la latenza e per affrontare congestione di rete, scrive BITAG.
La terza raccomandazione ha per oggetto la qualità. Le metriche proprie della QoS (Quality of Service), quali il ritardo di trasmissione e il tasso di perdita dei pacchetti, dovrebbero essere interpretate ai fini della QoE (Quality of Experience), per migliorarla, sostiene l’organizzazione.
La quarta e ultima raccomandazione riguarda la sicurezza. Gli operatori di rete, ai fini della differenziazione del traffico Internet, non dovrebbero in alcun modo intervenire sui livelli di sicurezza impostati dagli utenti finali senza il consenso dei medesimi.
Fonti e risorse:
Differentiated Treatment of Internet Traffic (BITAG TWG)