I clienti degli operatori di telefonia mobile chiedono servizi avanzati di comunicazione, in grado di arricchire l’esperienza utente sperimentata prima, durante e dopo una chiamata vocale o una videochiamata, e nel corso di uno scambio di messaggi istantanei.
È quanto si sostiene nella relazione The Future of Mobile Communications, realizzata per GSMA dalla società di ricerche di mercato Context Consulting, pubblicata in occasione del Mobile World Congress Shanghai 2016 (Shanghai New International Expo Centre, 29 giugno – 1° luglio).
Prima di illustrare le principali evidenze del documento, si ricorda che i servizi di comparazione delle offerte di Telefonia Mobile e delle offerte Internet Mobile curati dagli esperti di SosTariffe.it consentono di confrontare tutte le soluzioni di mercato disponibili in Italia per avere servizi voce, dati e di messaggistica su smartphone e tablet.
La relazione firmata GSMA si basa su un sondaggio che ha coinvolto 4.045 partecipanti di Spagna, USA, Cina e India, intervistati nel mese di marzo 2016 in merito all’utilizzo dei tradizionali servizi vocali ed SMS proposti dagli operatori di telefonia mobile, e all’uso dei servizi di messaggistica basati su Internet.
Vi sarebbe una crescente domanda di servizi avanzati di comunicazione, rappresentati, per esempio, dalle chiamate vocali veicolate su tecnologia VoLTE (Voice over Long Term Evolution), e dalla condivisione di contenuti in tempo reale durante lo scambio di messaggi istantanei, abilitata dai cosiddetti Rich Communications Services (RCS).
«Gli abbonati di tutto il mondo chiedono agli operatori delle reti mobili un’esperienza di messaggistica basata su IP (Internet Protocol, ndR) più ricca, globale e aperta», si legge infatti nel comunicato stampa diffuso da GSMA.
Esperienza di messaggistica aperta e globale significa servizi avanzati di comunicazione abilitati in via nativa su qualsiasi dispositivo, disponibili su qualsiasi rete, supportati in via diretta dagli operatori di telefonia mobile. E significa quindi anche superare la necessità di scaricare e installare app dedicate come WhatsApp, Facebook Messenger o WeChat.
Sarebbe difficile, per gli operatori di telefonia mobile, convincere i consumatori a pagare per l’utilizzo di servizi di comunicazione basati su IP, evidenzia GSMA. L’introduzione degli stessi, tuttavia, porterebbe alle compagnie telefoniche fino a 5 miliardi di dollari statunitensi in un arco temporale di cinque anni, nei mercati sviluppati, aggiunge l’associazione.
Cinque miliardi di dollari statunitensi che muoverebbero in gran parte dal segmento di mercato enterprise e dal cosiddetto conversational commerce.
GSMA è impegnata nella promozione di un profilo RCS universale in tutto il mondo. A oggi, sono 57 gli operatori di telefonia mobile che sostengono l’iniziativa dell’associazione.
Tra i più recenti sostenitori, figurano China Mobile, China Telecom, China Unicom, Rogers Communications, Tele2 e T-Mobile US. Tra i già sostenitori, invece, figurano Deutsche Telekom, Orange, Telstra, WimpelCom, TIM e Vodafone.
Proprio TIM e Vodafone, lo scorso febbraio, hanno annunciato l’avvio di una sperimentazione volta a consentire ai clienti di eseguire chiamate tramite tecnologia VoLTE e scambiarsi messaggi con gli standard aperti RCS.
Fonti e risorse:
New GSMA Report Finds Global Mobile Customers Seeking Feature-Rich, IP-Based Messaging Services from Operators (GSMA, Comunicato Stampa)
The Future of Mobile Communications (Relazione GSMA)
GSMA Initiative to Drive Global Adoption of Universal Profile for Rich Communications Services Gains Momentum (GSMA, Comunicato Stampa)
Tim e Vodafone: al via l’interoperabilità per sperimentare i servizi innovativi VoLTE e RCS (Comunicato Stampa)