Come comunicano genitori e figli in epoca di smartphone e app? Quale impatto producono le tecnologie per la comunicazione in famiglia? Sono le domande cui risponde lo studio Family Communication elaborato e pubblicato dal ConsumerLab di Ericsson.
Prima di illustrare la metodologia e le principali evidenze della ricerca in oggetto, si ricorda che è possibile confrontare tutti le soluzioni di mercato disponibili in Italia per fruire di servizi voce, messaggistica e dati attraverso il servizio di comparazione delle offerte di Telefonia Mobile curato dagli esperti di SosTariffe.it.
Per rispondere alle domande di cui sopra, il ConsumerLab di Ericsson, specializzato nell’analisi delle tendenze del mercato e dei comportamenti dei consumatori, ha organizzato cinque focus group (gruppi di discussione) negli USA: due gruppi con i genitori, due gruppi con ragazze di 14-15 anni, un gruppo con un ragazzo di 14-15 anni.
Oltre che ai gruppi di discussione, i risultati dello studio muovono anche da interviste effettuate in casa, nell’area di San Francisco, California, che hanno coinvolto genitori e almeno un figlio di età compresa tra i 12 e i 15 anni.
Gli esperti del ConsumerLab, inoltre, hanno condotto un sondaggio online cui hanno partecipato 1.005 famiglie e 570 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 15 anni. I risultati dello studio sono rappresentativi dei comportamenti delle famiglie della classe media statunitense nelle quali lavorano entrambi i genitori (uno dei genitori lavora a tempo pieno).
Due le tipologie di famiglie protagoniste dello studio: quelle cosiddette tradizionali, caratterizzate da un basso utilizzo di servizi digitali per la comunicazione, e quelle cosiddette esplorative, che fanno invece un uso elevato di WhatsApp e compagnia.
In entrambe le tipologie di famiglie, si registrano percentuali analoghe riguardanti comportamenti che il ConsumerLab di Ericsson definisce “estremi”: il 20% dei nuclei familiari tradizionali utilizza in prevalenza messaggi di testo e servizi voce; il 20% dei nuclei familiari esplorativi utilizza in prevalenza servizi digitali.
Le abitudini di comportamento dei genitori si riflettono in quelle dei figli. Se i primi utilizzano poco i servizi digitali per comunicare, anche i secondi manifestano una bassa propensione all’impiego degli stessi. Nelle famiglie tradizionali, soltanto il 60% dei figli ha provato Facebook, per esempio, e soltanto il 46% ha continuato a utilizzare il social network blu.
Maggiore è la conoscenza dei servizi digitali per la comunicazione tra i genitori, maggiore è il controllo che gli stessi esercitano sulle tecnologie impiegate dai figli. Controllo esercitato anche attraverso sistemi di monitoraggio.
Gli esperti del ConsumerLab di Ericsson hanno anche “misurato” l’impatto esercitato dalle nuove tecnologie all’interno delle famiglie statunitensi. Un impatto definito “disruptive” (dirompente) nei nuclei familiari ove l’utilizzo di dispositivi (smartphone, tablet etc.) è molto elevato.
Nelle famiglie tradizionali, il 31% dei figli non utilizza mai o quasi mai smartphone e compagnia mentre si trova in famiglia, perché si tratta di un comportamento non consentito o inappropriato. Nelle famiglie esplorative, la percentuale scende al 4%.
Le famiglie esplorative vedono nella tecnologia maggiori benefici, ma evidenziano anche più preoccupazioni. Queste ultime riguardano lo stress, il venir meno del contatto faccia a faccia con il partner e/o con i figli, l’insorgere di tensioni.
L’utilizzo di servizi di comunicazione digitali da parte dei figli varia in maniera notevole se si confrontano le famiglie tradizionali con quelle esplorative.
Nelle famiglie esplorative, infine, se i genitori utilizzano i medesimi servizi digitali per la comunicazione dei figli, questi ultimi tendono a sviluppare e adottare strategie utili per preservare la loro privacy. La strategia che va per la maggiore è la creazione di molteplici account.
Fonti e risorse:
Families are different – and some are more different than others (Ericsson, Comunicato Stampa)
Family Communication – Behavioral differences between US families with low and high service usage (Ericsson ConsumerLab, Studio)