Gli elettrodomestici rappresentano la principale fonte di consumo di energia elettrica in casa e, quindi, dal loro utilizzo dipende, a doppio filo, il valore finale della bolletta che, come sappiamo, in alcuni casi può raggiungere valori piuttosto elevati.
E’ chiaro che il primo passo per ridurre la spesa energetica è rappresentato dalla scelta della tariffa più vantaggiosa, in relazione alle esigenze della propria casa, tra tutte le opzioni presenti sul mercato che vengono riepilogate dal comparatore di SosTariffe.it per energia elettrica.
Per ottimizzare i consumi d’energia elettrica è però molto importante utilizzare con attenzione gli elettrodomestici. In primo luogo, quando si acquista un nuovo elettrodomestico è fondamentale, se si desidera ridurre i consumi, puntare su di un prodotto ad alta efficienza energetica (A+, A++ e così via). In questo modo si farà un primo passo importante per ridurre i consumi.
L’utilizzo quotidiano di ogni elettrodomestico richiede però specifiche accortezze. Ad esempio, chi ha una lavastoviglie può risparmiare energia elettrica (circa il 40% ad ogni lavaggio) lasciando asciugare i piatti con sportello aperto invece di utilizzare la relativa funzione d’asciugatura. Allo stesso modo, quando si usa la lavatrice è buona regola evitare di fare lavaggi a mezzo carico a meno che non vi sia la relativa funzione disponibile. Da valutare anche la possibilità di effettuare alcuni lavaggi a 40° invece che a 60°.
Il frigorifero è un’altra fonte di consumo molto rilevante nella spesa energetica di casa. Impostare una temperatura non troppo bassa (bastano 4°) ed evitare di lasciar aperto lo sportello per troppo tempo sono comportamenti che contribuiranno alla riduzione dei consumi energetici. Un altro aspetto che pesa in modo consistente sui consumi energetici di casa è il riscaldamento dell’acqua. Se si utilizza uno scaldabagno, gioco forza, la spesa energetica tenderà a crescere. Nel caso non si possa passare ad una caldaia a gas, il consiglio è quello di utilizzare uno scaldabagno ad alta efficienza energetica e cercare di ottimizzare al massimo i consumi.
In generale, riscaldare utilizzando energia elettrica tende ad essere molto dispendioso. Chi ha un forno elettrico, per evitare un picco di consumi, dovrebbe utilizzare questo elettrodomestico soltanto per cotture prolungate. Accendere il forno solo per riscaldare un pasto già pronto è davvero poco conveniente. Allo stesso modo, quando si vuole regolare la temperatura di una stanza, utilizzando ad esempio una stufa elettrica o un condizionatore, è importante assicurarsi che la stanza stessa sia ben coibentata. Una finestra aperta o comunque non chiusa in modo corretto comporterà una crescita netta dei consumi.
Individuare la tariffa migliore
Gli operatori impegnati sul mercato libero dell’energia elettrica presentando tariffe che, sostanzialmente, si differenziano per il prezzo della materia prima “energia elettrica” espresso in €/kWh. L’utente può scegliere tra tariffe monorarie o tariffe biorarie (in alcuni casi anche trioriare). La differenza tra queste tariffe è il costo dell’energia che, nel primo caso, resta fisso per tutta la settimana mentre nel secondo caso cambia a seconda dell’orario (di sera, nei week end e durante i giorni festivi l’energia elettrica costa meno).
Chi ha un consumo omogeno durante tutto l’arco della settimana può optare sulle tariffe monorarie per risparmiare mentre chi concentra i propri consumi elettrici, ed in particolare l’utilizzo degli elettrodomestici, nella fascia oraria più economica deve valutare una tariffa bioraria o anche una trioraria.