Con la primavera oramai entrata nel vivo e con l’estate sempre più vicina, i condizionatori tornano ad essere un tema d’attualità e sono molti gli impianti che si apprestano ad entrare in attività per contrastare le giornate di caldo intenso in arrivo tra poche settimane.
L’utilizzo dei condizionatori porta, come noto, una crescita dei consumi elettrici e, per evitare bollette troppo salate, la scelta migliore è quella di attivare la tariffa per l’energia elettrica più vantaggiosa per le proprie esigenze tra le tante proposte riepilogate dal comparatore di SosTariffe.it per energia elettrica.
I condizionatori però comportano anche altre tipologie di spesa. Spesso, infatti, si parla di tassa sui condizionatori per indicare una serie di spese, chiarite dalla normativa in corso, necessarie per poter utilizzare a casa un condizionatore.
Alcune tipologie di impianto devono essere minuti del libretto impianto unico 2017. Si tratta di un libretto in cui va indicato il rapporto sull’efficienza e la prestazione degli impianti. In aggiunta a ciò è necessario, ogni quattro anni, effettuare degli interventi di controllo e revisione che vanno eseguiti da operatori certificati e che si traducono nel rilascio di un bollino blu che attesta il corretto funzionamento, per i successivi quattro anni, dell’impianto in questione.
E’ però importante sottolineare che tali obblighi valgono solo per gli impianti termici destinati al riscaldamento invernale con una potenza installata pari o maggiore ai 10 kw e per gli impianti di climatizzazione estiva dotati di una potenza minima di 12 kw.
I limiti di potenza minima degli impianti per i quali è necessario munirsi di libretto e del bollino blu che attesta la revisione sono sufficientemente elevati da escludere buona parte dei piccoli impianti di riscaldamento e di climatizzazione estiva installati nelle case medio-piccole italiane.
Molti uffici e abitazioni più grandi presentano, invece, impianti con una potenza installata maggiore e, quindi, sono soggetti a questi obblighi imposti dalla normativa che vanno a tradursi in una vera e propria tassa che può essere compresa tra i 200 ed i 300 Euro. Tale cifra è, infatti, necessaria per il rilascio del libretto e per il bollino blu derivante dai controlli