La soluzione più utilizzata in Italia come piano cottura è, senza dubbio, rappresentata dai classici fornelli a gas che sfruttano la rete di distribuzione nazionale del gas naturale o, in alcuni casi, delle apposite bombole. Un’alternativa ai fornelli a gas è rappresentata dal piano cottura ad induzione che, invece, per il suo funzionamento richiede energia elettrica prelevata direttamente dalla rete. La convenienza di un sistema rispetto ad un altro, in termini di spesa energetica e importo della bolletta, dipende da vari fattori.
Ricordiamo, in ogni caso, che per ridurre al minimo la spesa per l’energia elettrica in casa la soluzione migliore è rappresentata dalla possibilità di individuare ed attivare la tariffa più conveniente, in relazione alle proprie esigenze ed ai propri consumi, del mercato libero. Per scegliere la tariffa migliore è possibile consultare il comparatore di SosTariffe.it per energia elettrica.
Un piano cottura ad induzione, come detto, non richiede gas naturale per funzionare ma sfrutta l’energia elettrica della rete che viene trasmessa a delle apposite bobine coperte da un materiale specifico (vetroceramica) che rappresenta la base su cui vengono poggiate le pentole. Il calore prodotto dalla dissipazione della corrente elettrica indotta dal campo magnetico prodotto dalle bobine è alla base del riscaldamento delle pentole e sostituisce i classici fuochi prodotti dal gas naturale.
Optare per un piano cottura ad induzione risulta conveniente, dal punto di vista economica, in determinate situazioni. Questo sistema presenta, infatti, un elevato rendimento e riduce al minimo la dispersione termica eliminando il rischio di fughe di gas. I sistemi ad induzione di ultima generazione presentano diverse funzioni “smart” come la possibilità di regolare la temperatura di cottura e di impostare un timer specifico che permettono di ridurre gli sprechi energetici, salvaguardando quindi i consumi. Chi ha in casa un impianto fotovoltaico ed una buona produzione di energia elettrica può ricorrere ai piani cottura ad induzione per minimizzare, ulteriormente, la spesa e sfruttare al massimo l’elettricità prodotta dal proprio impianto domestico.
E’ importante sottolineare, in ogni caso, che il costo di un piano cottura ad induzione è decisamente più elevato rispetto ai classici piani cottura a gas. Il costo iniziale d’acquisto può, quindi, rappresentare un ostacolo per la scelta di questa particolare soluzione. Da notare, inoltre, che i piani cottura ad induzione, sfruttando al massimo la rete elettrica domestica, richiedono un contratto specifico con il proprio fornitore di energia elettrica a casa. Utilizzare questi impianti richiederà un incremento della capacità del contatore che dovrà essere portato almeno sino a 4,5 KW o, in alcuni casi, sino a 6 KW.