L’introduzione del canone televisivo nel conto elettrico ha riacceso le polemiche riguardanti alle voci di spesa della bolletta della luce. Un utente ha chiesto al portale SosTariffe.it delucidazioni al riguardo, per capire cosa si paga oggi con la fornitura elettrica.
Conoscere il significato delle diverse voci di spesa della bolletta non solo è importante a titolo informativo, ma soprattutto per poter analizzare correttamente quali sono le più convenienti tariffe energia elettrica (qui si possono confrontare), considerando che alcune offerte sono a prezzo fisso e altre indicizzate alle tariffe ufficiali.
Come spiegato dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI), con la bolletta elettrica i consumatori residenziali pagano per:
- Servizi di vendita, ovvero il prezzo dell’energia. Incide per il 44% sul totale della bolletta;
- Servizi di rete, cioè il trasporto dell’elettricità dalle centrali nei punti di fornitura e la gestione del contatore, comprensivi degli oneri generali di sistema (42,7% della bolletta);
- Imposte (13,3% del totale della bolletta).
1. Servizi di vendita
Si tratta della principale voce di spesa della bolletta elettrica dell’utente residenziale in maggior tutela. I servizi di vendita possono suddividersi alla loro volta in tre principali voci di spesa:
- prezzo dell’energia: corrisponde al costo per l’acquisto dell’energia elettrica, comprensivo delle perdite sulle reti di trasmissione e di distribuzione. In maggior tutela viene aggiornato dall’AEEGSI ogni tre mesi ed è quello che ad ottobre ha scelto di aumentare. Sul mercato libero invece questo prezzo si paga in funzione alla tariffa scelta, e nelle tariffe a prezzo bloccato viene fissato per 1-3 anni;
- commercializzazione e vendita: comprende le spese che le società di vendita sostengono per rifornire i loro clienti e varia in funzione del tipo di contratto;
- dispacciamento: in maggior tutela si paga per questo servizio in proporzione ai consumi, mentre nel mercato libero può essere previsto diversamente.
2. Servizi di rete
Sotto questa voce vengono incluse le attività di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e la gestione del contatore.
Per i servizi di rete si paga un prezzo fissato dall’AEEGSI, con criteri uniformi in tutto il territorio nazionale. Sui servizi di rete non c’è concorrenza: utenti in maggior tutela e mercato libero pagano lo stesso.
In questa sezione sono compresi anche gli oneri generali di sistema, che vengono spiegati nel dettaglio in bolletta una volta all’anno e riguardano il 25,28% del totale della bolletta. Sulla base della loro incidenza sulla spesa energetica, gli attuali oneri generali del sistema sono:
- incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
- promozione dell’efficienza energetica (componente UC7)
- oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componenti A2 e MCT)
- copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario (componente A4)
- compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4)
- sostegno alla ricerca di sistema (componente A5)
- copertura del bonus elettrico (componente As)
- copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica (componente Ae)
3. Imposte
Ci sono due imposte da pagare con la bolletta della luce: l’accisa (imposta nazionale erariale di consumo) e l’IVA:
- Accisa: si applica alla quantità di elettricità consumata, e non varia secondo il contratto o il fornitore. E’ scontata per i clienti domestici con consumi fino a 1.800 kWh.
- IVA: si calcola invece sulla base del costo totale della bolletta (servizi di vendita + servizi di rete + accise). Attualmente l’IVA per i clienti domestici è del 10%.
Quanto spende un utente tipo?
Stando ai dati AEEGSI, nel quarto trimestre 2015, la spesa totale per l’energia elettrica di un utente domestico tipo (consumi annui 2.700 kWh e potenza contrattuale 3 kW) servito in maggior tutela risulta di risulta di 19,06 centesimi di euro per chilowattora, ovvero 514,62 euro/anno così ripartiti:
- Servizi di vendita: 226 euro/anno (44%);
- Servizi di rete: 89,50 euro/anno (17,39%);
- Oneri di sistema: 130 euro/anno (25,28%);
- Imposte nazionali: 68,60 euro/anno (13,33%).
Cambiando fornitore e passando al mercato libero si può intervenire sui servizi di vendita, ovvero il 44% della bolletta. In effetti, facendo una simulazione con il comparatore di SosTariffe.it per lo stesso utente tipo (2.700 kWh/anno) che paga 514,62 euro all’anno in maggior tutela, abbiamo visto che con il mercato libero si può risparmiare fino al 16% della bolletta.
In particolare, la spesa annua risale a 430 euro con E-Light Bioraria di Enel Energia (16% in meno rispetto i 514 euro dell’Autorità). E ci sono molte altre offerte di Illumia, eni, Acea Energia, Gas Natural Vendite, Hera Comm, A2A Energia, Edison Energia e altri ancora che consentono all’utente in maggior tutela di pagare una bolletta più leggera. Per analizzare i risparmi possibili rimandiamo al comparatore di SosTariffe.it per l’energia elettrica reperibile seguendo questo link.