CONSUMI

Sos Energia. Case passive e risparmio energetico: costi e vantaggi

di Natalia Pezzone |

Un utente ha contattato il portale SosTariffe.it per chiedere alcune informazioni sulle case passive, in particolare sui costi e i vantaggi.

La casa passiva è un modello abitativo molto diffuso nel Nord Europa che consente di tagliare i consumi di energia elettrica fino allo zero, eliminando gli sprechi di energia e riducendo notevolmente le bollette.

La Rubrica settimanale Sos Energia è frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli clicca qui.

Grazie alla liberalizzazione del mercato dell’energia è possibile risparmiare cifre importanti in bollette attivando una più economica tariffa energia elettrica (in questa pagina si possono confrontare tutte). Tuttavia, con una casa passiva i consumi sono dieci volte più bassi rispetto ad un’abitazione tradizionale, e così è possibile ridurre le spese energetiche ancora di più.

In effetti, una casa passiva o passivhaus (nome originale in tedesco) soddisfa la maggior parte del suo fabbisogno energetico per climatizzazione tramite metodi passivi, e quindi senza alcun impianto di riscaldamento o condizionatore interno.

Sarà la somma degli apporti passivi di calore, provenienti dall’irraggiamento solare e trasmesso dalle finestre, insieme al calore generato all’interno dell’abitazione dalle persone ed elettrodomestici, ad assicurare il benessere termico, compensando le perdite dell’involucro durante la stagione fredda. In parole semplici, si tratta di un‘abitazione con isolamento termico perfetto.

Attualmente in Italia ci sono più di cento casse passive, concentrate soprattutto in Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, ma alcune passivhaus si trovano anche in provincia di Catania. Non solo villette o case individuali: questo modello abitativo è utilizzato anche per edifici pubblici, condomini e aziende.

Ad esempio, la prima cassa passiva italiana è la sede dell’impresa KLAS a Malles Venosta, in provincia di Bolzano. Anche l’Expost, uno dei primi edifici pubblici passivi, si trova a Bolzano; si tratta dell’adeguamento dell’ex edificio postale in sede per gli uffici della Provincia, che vanta un consumo energetico pari 7 kWh/m²a, ovvero meno di un litro di olio combustibile per metro quadrato annuo.

Perché un immobile venga certificato dall’istituto di case passive tedesco PHI (Darmstadt) come tale, deve presentare un fabbisogno energetico utile richiesto per il riscaldamento ≤ 15 kWh/(m²a). In particolare una passivhaus deve riunire questi requisiti:

  • carico termico invernale ≤ 10 W/m²;
  • fabbisogno energetico utile richiesto per il raffrescamento ≤ 15 kWh/(m²a);
  • carico termico estivo ≤ 10 W/m²;
  • tenuta all’aria n50 ≤ 0,6/h;
  • fabbisogno energetico primario di energia ≤ 120 kWh/(m²a).

Per quanto riguarda i costi di costruzione di una cassa passiva, ovviamente sono più elevati rispetto ad un’abitazione tradizionale, vista la maggior complessità; si parla di una spesa del 6-8% superiore. Tuttavia, secondo gli specialisti in meno di dieci anni questa spesa viene ammortizzata completamente grazie al quasi azzeramento dei costi di raffreddamento e riscaldamento dell’edificio.

In materia di architettura, il modello passivo intende coprire i fabbisogni energetici attraverso i flussi di caldo e freddo tratti dall’ambiente esterno.  A questo scopo, ci si avvale di “masse di accumulo termico“, ossia una determinata quantità di materiali che vantano un’enorme capacità termica, ai fini dell’ottenimento di efficaci accumuli termici (es. pietra, calcestruzzo, laterizio, materiali di nuova concezione come PCM-phase change materials).

Molto impiegate sono anche le contropareti in argilla cruda o cotta, nonché i rivestimenti con lastre caricate con materiali a cambiamento di fase, con l’obiettivo di aumentare le capacità di accumulo termico interno.

Infine, è possibile costruire passivhaus anche con materiali di costruzione che si utilizzano nell’edilizia tradizionale, come legno strutturale, mattone o cemento armato.

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