Può capitare di dimenticare di pagare una bolletta, in particolare una bolletta di luce o gas con cadenza non mensile o bimestrale. I servizi che richiedono un pagamento periodico sono, infatti, numerosi e stare dietro a tutte le bollette non è semplicissimo e non è raro dover fare i conti con bollette dimenticate in un cassetto o su di un comodino e non pagate.
Quando arriva l’avviso di mancato pagamento, è possibile procedere rapidamente al saldo di quanto dovuto, evitando quindi ulteriori complicazioni che, per quanto riguarda le bollette energetiche, possono sfociare in una temporanea interruzione della fornitura, uno scenario assolutamente da scongiurare in quanto porta con sé numerosi problemi. E’ chiaro che scegliendo la domiciliazione sul conto della bolletta, tutto il procedimento di pagamento verrà automatizzato e le bollette verranno saldate sino a che ci saranno i fondi sufficienti sul conto stesso.
Prima di procedere con l’analisi della questione relativa alle bollette dimenticate ricordiamo che, per ridurre al minimo l’importo delle bollette stesse, è necessario attivare le offerte più vantaggiose per l’energia elettrica e per il gas naturale tra le tante opzioni presenti sul mercato libero. Tramite il comparatore di SosTariffe.it per offerte luce ed offerte gas è possibile procedere con l’individuazione delle soluzioni tariffarie migliori, per le proprie esigenze, e richiedere l’attivazione online delle offerte.
Torniamo ora al caso delle bollette dimenticate. Quando si riceve il sollecito di pagamento viene indicato anche il termine ultimo per procedere al saldo della bolletta non pagata relativa ad una specifica fornitura. E’ importante sottolineare che, in caso di raccomandata, la data relativa al termine ultimo di pagamento non può essere fissata prima di 20 giorni solari successivi alla data di emissione della raccomandata da parte del venditore e di 15 giorni solari dall’invio. Se la comunicazione viene trasmessa tramite PEC, invece, il termine ultimo è fissato dopo 10 giorni solari.
Solitamente, nella raccomandata viene anche indicata la data di sospensione della fornitura energetica. Di solito, in ogni caso, gli operatori provvedono, in un primo momento, alla riduzione del 15% della potenza disponibile (per quanto riguarda l’energia elettrica) mentre la sospensione non arriva prima delle due settimane successive la data indicata nella raccomandata. E’ importante sottolineare, inoltre, che l’iter di sospensione non riguarda i clienti non disalimentabili tra cui troviamo, ad esempio, tutte le persone che, per ragioni di salute, devono fare ricorso a macchinari alimentati da energia elettrica.
In caso di sospensione, il venditore procedere con la richiesta di riattivazione della fornitura al distributore non appena arriverà la conferma del pagamento. La riattivazione, di solito, avviene in pochi giorni lavorativi. In caso di ritardi, è previsto un indennizzo automatico per il cliente che va da 35 a 105 Euro, a seconda del ritardo accumulato. C’è da considerare, in ogni caso, la presenza di oneri di morosità. Per i clienti in Maggior Tutela sono previsti diversi contributi, per un totale di circa 75 Euro, mentre per i clienti con una tariffa del mercato libero è previsto un contributo fisso di 26,76 Euro, dimezzato in caso di contatore telegestito, più eventuali ulteriori costi indicati nel contratto stipulato tra fornitore e cliente. Per quanto riguarda gli interessi di mora, inoltre, il calcolo dipende dai giorni di ritardo e il pagamento è dovuto dai soli cattivi pagatori, ovvero dai clienti che, nell’ultimo anno, hanno saldato in ritardo due bollette, anche non consecutive.