L’Autorità per l’energia a poco più di 20 anni d’età pensa di allargare i suoi orizzonti. L’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (Aeegsi), questo il suo nome per esteso, è un organismo che gode di indipendenza, istituito con la legge n.481 del 14 novembre 1995, con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l’efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l’attività di regolazione e di controllo. Questi suoi obiettivi sono stati nel tempo perseguiti in maniera efficiente ma con i recenti cambi che il mercato ha subito, la situazione necessita di una “rivoluzione”.
Tra le principali modifiche che hanno stravolto il settore vi è sicuramente la nascita del mercato libero dell’energia che ha visto la moltiplicazione di gestori con nuove tariffe di energia elettrica molto più vantaggiose per il cliente rispetto al passato (si consiglia di provare a comparare le offerte con il noto SosTariffe.it per rendersi conto del risparmio). Novità accompagnata ovviamente dalla progressiva morte del mercato di maggior tutela destinato a breve a sparire. Per l’Autorità queste modifiche sono corrisposte ad una crescente attività di controllo.
Nuove sfide ambientali
Ai giorni nostri tra le nuove logiche che l’Autorità deve considerare vi è ad esempio la mobilità, tema che in passato nemmeno lontanamente sarebbe stato relazionato alle attività dell’Autorità. Una recente relazione redatta da Guido Bortoni, presidente dell’Autorità chiarisce che “La regolazione dopo la stagione dei progetti pilota, inizia a concepire strumenti ad hoc, per la parte di propria competenza, nel mondo della mobilità elettrica. Alcuni ritengono che la via per la decarbonizzazione del comparto energia sia quella di operare un drastico taglio dei consumi anche elettrici, nonostante l’Italia abbia nella produzione interna di elettricità una percentuale di fonti rinnovabili ormai prossima al 50%. Non sappiamo quando il target a preminenza rinnovabile sarà conseguito, ma sappiamo che, in quel momento, se gli incrementi di consumo energetico saranno solo elettrici, avremo raggiunto una situazione che a molti suonerebbe paradossale: consumare elettricità per aiutare l’ambiente”.
Il mercato elettrico sarà quasi totalmente carbon free, potendo così concentrare l’attenzione al risparmio economico. “Con la manovra tariffaria di fine 2015, relativa alla remunerazione delle reti elettriche, a partire dall’1 gennaio 2016 si è disposta una riduzione a vantaggio dei clienti del servizio elettrico, su base d’anno, stimabile nell’ordine di 700 milioni di euro”, si evidenzia ancora nella relazione.
Nuove tutele per i consumatori
Tra le novità che anticipano la riforma al settore energetico entra in gioco anche la nuova regolazione più severa applicata nel momento in cui si cambia fornitore. La libertà dell’utente deve corrispondere a una previsione di tempistiche certe oltre che la minimizzazione dell’uso di stime. L’autolettura in questo aiuta ad avere dati esatti, seppur la chiave di volta sia rappresentata dalla tele lettura. Gli indennizzi nel caso di errori devono essere automatici e sopperire ai malfunzionamenti che già hanno arrecato danni all’utente finale. L’installazione dei nuovi contatori che Enel conta di installare entro il 2018 a tutte le famiglie italiane, permetterà di poter conoscere la propria impronta energetica premiando le applicazioni concrete volte alla efficienza energetica, al consumo sostenibile e alla domotica. La fatturazione potrà finalmente avvenire in modo puntuale sul consumato e potrà anche favorire i pagamenti prepagati. Anche da qui passa la nuova spinta al mercato in un’ottica di nuova trasparenza e maggiori opportunità.