Informazioni troppo scarse sulla confezione della Playstation 4, ma anche sul sito per comprarla sul web, sui costi che si devono sostenere per giocare online con altri appassionati. Con questa motivazione l’Antitrust ha sanzionato la Sony con una multa di due milioni di euro.
L’istruttoria dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha messo in evidenza che, come si legge nel Bollettino settimanale, la casa produttrice ha posto in essere una condotta “suscettibile di indurre in errore i consumatori” a causa della “carenza delle informazioni” fornite sia sulla confezione della Playstation 4 che durante il processo di acquisto di videogiochi tramite Playstation Store “in ordine ad un elemento rilevante delle caratteristiche dei prodotti, riguardante la necessità di dover sottoscrivere un abbonamento a pagamento per poter utilizzare la console e i videogiochi in modalità multiplayer online”. In questo modo, quindi, viene falsato “in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore”, che non è informato dei costi da sostenere successivamente. Da qui la multa di 2 milioni di euro.
Pratica scorretta portata avanti da novembre 2013 e tuttora in corso
La pratica scorretta “è stata posta in essere per un lungo periodo di tempo, e, in particolare, dal novembre 2013, data di immissione in Italia della PlayStation 4, ed è tuttora in corso”.
“La fattispecie in esame risulta caratterizzata da una elevata potenzialità offensiva anche in quanto incide su un elemento rilevante della scelta dei consumatori”, prosegue l’AGCM, che ricorda come la pratica commerciale scorretta “sia stata posta in essere da un lato, con la console Playstation 4, attraverso la grande distribuzione elettronica e i negozi specializzati in videogiochi, e, con riferimento ai videogiochi acquistati sul Playstation Store, anche tramite Internet e tramite gli strumenti messi a disposizione dal Gruppo Sony per la console e gli smartphone, raggiungendo in tal modo tutti i consumatori ubicati sul territorio italiano”.
L’Antitrust, nel determinare la sanzione ha tenuto conto del fatto che Siee, Siene e Sony Italia fanno parte di un gruppo tra i principali operatori a livello mondiale nel settore dei videogiochi. Il fatturato complessivo, al 31 marzo 2017, di Siee è stato pari a 4.898.000.000 euro; quello di Siene pari a 2.280.000.000 euro e di Sony Italia pari a circa 247.000.000 euro.