La maggior parte sono italiani, il 70%. Le donne in carcere per rapina sono il 3,5%
Il gioielliere Mario Roggero è stato condannato a 17 anni di carcere per omicidio volontario plurimo. Il titolare della gioielleria, intervistato dopo la sentenza, ha dichiarato che il verdetto “è una follia” e protegge “la delinquenza”. Sul fronte politico la condanna di Mario Roggero ha suscitato l’indignazione del ministro Matteo Salvini. Il leader della Lega ha dichiarato “a meritare il carcere dovrebbero essere i veri delinquenti”. Ma quanti sono gli uomini e le donne in carcere per rapine nei negozi? E nel corso degli anni le rapine nei negozi in Italia sono aumentate o diminuite?
Secondo i dati Istat relativi al 2022 i detenuti nelle carceri italiane per rapina sono 17.124. Non tutti sono uomini, per la precisione gli uomini in carcere per rapina sono 16.526 e le donne sono 598, ovvero il 3,5% come mostra il grafico in apertura. Inoltre la maggior parte dei detenuti per rapine nei negozi è di nazionalità italiana, vediamo i numeri. In carcere ci sono 11.603 italiani uomini che scontano una pena per rapina. Le donne sono 410, quindi in totale gli italiani in carcere per aver rapinato un negozio sono 12.013, il 70% sul totale dei carcerati per questo reato. Gli stranieri in galera per rapina sono invece 5.111, di cui 4.923 maschi e 188 femmine.
La rapina è il secondo reato per presenze in carcere. Il primo è lo spaccio
Interessante è anche rilevare la percentuale di detenuti per rapina sul totale dei detenuti in carcere. In Italia ci sono 56.196 persone detenute in carcere,questo vuol dire che il 30% dei detenuti è stato condannato per rapina. Nel grafico qui in basso potete vedere come ogni reato incide sulla popolazione carceraria, la rapina è il secondo reato per presenze in carcere. Invece la maggior parte dei detenuti sconta una pena per spaccio di droga, precisamente il 34% ovvero 19.338 detenuti.
Ogni anno finiscono in carcere 17.085 rapinatori
Vediamo ora l’andamento delle rapine nei negozi nel tempo. Guardando la serie storica 2010-2022, che trovate qui sotto, potete vedere come oggi rispetto a tredici anni fa le persone in carcere per rapina sono il 4,5% in più. Inoltre il grafico mostra anche il picco di detenuti in carcere per rapina, registrato nel 2013, con 18.064 carcerati per rapina in un negozio. Calcolando la media è possibile rilevare che ogni anno in Italia 17.085 persone vengono arrestate per aver rapinato un negozio.
Rapina di Grinzane Cavour, la ricostruzione dei fatti
Il 28 aprile 2021 due italiani entrano nella gioielleria di Mario Roggero a Grinzane Cavour con il volto coperto da mascherine chirurgiche. Nel negozio ci sono la moglie e la figlia di Mario Roggero, il titolare è invece nel retro. Gli uomini armati di un taglierino e di una pistola (che poi si rivelerà un’arma a gas senza punta rossa) con delle fascette da elettricista legano le mani delle donne e le portano nel retro del negozio. A questo punto i rapinatori si concentrano su Mario Roggero che non viene legato in modo che possa aprire la cassaforte, in tutto l’operazione dura pochi minuti al termine dei quali i due rapinatori vengono raggiunti da un terzo uomo, il “palo”, che entra nel negozio con un borsone dove verrà messa la refurtiva, circa 60mila euro in gioielli. Subito dopo i tre rapinatori escono camminando dalla gioielleria per non dare nell’occhio e si dirigono verso la macchina, Roggero li insegue con la pistola in pugno e spara a tutti e tre uccidendone due e ferendone uno.
Perché i rapinatori di Grinzane Cavour non erano dei professionisti
Le ragioni per cui i rapinatori di Grinzane Cavour non hanno compiuto la rapina con il modus operandi di rapinatori professionisti sono legate all’automobile. Primo perché l’auto è stata parcheggiata con il muso rivolto verso il marciapiede, obbligandoli quindi a mettere la retromarcia per allontanarsi. La seconda ragione è legata al tipo di veicolo, una Ford Fiesta a tre porte, per entrare nella quale uno dei tre uomini avrebbe dovuto far scattare in avanti il sedile anteriore aumentando il tempo necessario per darsi alla fuga.
Mario Roggero, perché non è legittima difesa
La Corte d’assise di Asti ha condannato Mario Roggero perché i colpi sono stati esplosi fuori dal negozio mentre i rapinatori stavano entrando in auto e quindi non è applicabile la legittima difesa, infatti secondo l’accusa si è trattato di un inseguimento da parte di Roggero a cui è seguita un’ “esecuzione”. Non è valsa la tesi della difesa, ovvero che Mario Roggero abbia sparato per difendere la moglie credendola in pericolo. L’accusa ha anche preso in considerazione un precedente del 2005, una condanna per minacce che Mario Roggero aveva ricevuto per aver mostrato una pistola al fidanzato di sua figlia in seguito a una lite tra i due giovani, allora 18enni. Mario Roggero ha dichiarato che ricorrerà in appello e che ci sono delle correnti della magistratura che “fanno paura”. Alessandro Modica il rapinatore sopravvissuto ha patteggiato una condanna a 4 anni e 10 mesi per la rapina di Grinzane Cavour.
I dati si riferiscono al 2010-2023
Fonte: Istat