L’industria mondiale investirà in tecnologie 4.0 più di 900 miliardi di dollari l’anno entro il 2020, secondo dati PWC. Parliamo di diverse aree strategiche, che vanno dall’internet delle cose all’intelligenza artificiale, passando per gli analytics e la cybersecurity, fino all’area software.
Proprio il software industriale ha assunto oggi una centralità rilevante, essendo considerato il fattore abilitante dell’industria 4.0. A tal proposito, a dicembre è stato presentato il white paper dal titolo “Il software industriale 4.0”, realizzato dal Working Group di ANIE, con l’obiettivo di promuovere e supportare la crescita culturale delle aziende sui temi della digitalizzazione avanzata, della digital transformation, della smart manufacturing e sul ruolo del software industriale nel contesto 4.0.
“Nel corso degli anni, il software per l’automazione industriale, sia nel suo utilizzo in ambiti strettamente produttivi sia in applicazioni civili, è diventato un fattore critico per il funzionamento delle aziende”, ha spiegato Fabrizio Scovenna, Presidente ANIE Automazione, in occasione della tavola rotonda milanese del 14 dicembre “Il Software Industriale nell’era 4.0”.
“Oggi i sistemi informativi sono il motore dell’evoluzione del manufacturing e il concetto di fabbrica intelligente e appunto digitalizzata, sintetizza tale ruolo. La connessione IT/OT, i big data, gli analytics, così come i concetti di virtualizzazione, validazione, simulazione, prototipizzazione, intelligenza artificiale, ecc., sono tutti elementi caratterizzanti ed essenziali per implementare al meglio la trasformazione digitale nell’industria e non solo. L’investimento in infrastrutture IT si configura sempre più come una delle leve principali per garantire alle aziende manifatturiere l’efficienza e l’efficacia necessarie alla loro stessa sopravvivenza”.
A proposito dell’evento milanese, Fabio Massimo Marchetti, Presidente del WG Software Industriale, l’ha definito “un primo passo verso la creazione di un forum dedicato al software industriale”.
“Il Gruppo che coordino – ha precisato Marchetti – sta inoltre lavorando, in collaborazione con alcuni importanti atenei italiani, alla definizione di modelli di calcolo del ROI con riferimento ad aree applicative specifiche; oltre a attivare tutte le iniziative necessarie per sostenere le aziende, soprattutto le piccole e medie imprese italiane, a comprendere ed utilizzare gli acceleratori di ROI attualmente disponibili (incentivi di legge)”.
L’anno scorso il mercato mondiale del software industriale ha raggiunto il valore approssimativo di 400 miliardi di dollari secondo una stima Lucintel. La voce software nella spesa globale delle imprese e le industrie nel mercato IT 2017 (Gartner) ha registrato investimenti per 357 miliardi di dollari.
Software industriale che, nella definizione ANIE, può essere identificato come il “layer abilitante per l’implementazione della trasformazione digitale delle imprese”. Il problema però, è evidenziato nel documento, è che non sempre si è d’accordo sul significato del termine software industriale: “Il nostro gruppo di lavoro ha così definito un perimetro di focalizzazione in modo da contestualizzare l’ambito di attività del gruppo stesso”.
Sono state identificate delle aree applicative verticali per le aree progettazione e produzione. Nel primo caso abbiamo tra le altre: modellazione 2D/3D, simulazioni, realtà aumentata e virtuale (AR/VR), analytics.
Nel secondo caso, invece: production management, pianificazione e gestione supply chain, additive manufacturing, performance (MES, KPI apps, IoT Monitoring, interfaccia macchine, fog comuting e altro).