Uno è tra i 10 brand tlc più importanti del mondo e l’altro è il primo fondo sovrano dell’Arabia Saudita e insieme potrebbero stanziare 100 miliardi di dollari da investire nelle tecnologie.
Stiamo parlando di Softbank e del fondo saudita che potrebbe investire nel progetto rispettivamente circa 25 e 45 miliardi di dollari.
L’operatore tlc giapponese e l’Arabia potrebbero dar vita a uno dei più grandi fondi di private equity del mondo.
Il Fondo pubblico per gli investimenti (PIF), il primo fondo sovrano dell’Arabia Saudita sarà probabilmente il principale investitore, ma grazie ad altri potrebbero far salire questo fondo tech fino a 100 miliardi di dollari.
Softbank ha fatto sapere che questi fondi potrebbero essere investiti in un arco di 5 anni con un ritmo, quindi, di circa 20 miliardi di dollari all’anno.
Secondo il Financial Times, che cita i dati della National Venture Capital Association, questi 100 miliardi di dollari sono quanto tutte le somme raccolte dai fondi americani di private equity in due anni e mezzo.
Il fondatore e presidente della holding giapponese delle tlc, Masayoshi Son, tenta di diversificare le attività del proprio gruppo e di rompere la dipendenza col mercato giapponese.
Negli ultimi anni l’azienda ha investito in eCommerce in India (Snapdeal), servizi di taxi in Cina (Didi kuaidi) o videogiochi in Europa (Supercell).
“Con la creazione del Fondo SoftBank Vision, saremo in grado di aumentare gli investimenti in aziende tecnologiche di tutto il mondo“, ha detto il presidente di SoftBank.
Nel corso del prossimo decennio, “il Fondo SoftBank Vision sarà il più grande investitore nel settore tecnologico”, ha detto.
A metà luglio, SoftBank aveva erogato 29 miliardi di euro per ARM Holdings, una startup britannica specializzata nei chip per terminali mobili.
Un mese dopo, il gruppo ha investito nella realtà virtuale attraverso la società americana NextVR.
Per quanto riguarda l’Arabia Saudita, questo progetto dei fondi di investimento di 100 miliardi di dollari fa parte di una serie di iniziative di Riyad per diversificare la sua economia influenzata dai bassi prezzi del petrolio.
Il fondo dovrebbe essere gestito nel Regno Unito da una filiale di SoftBank.